L’appuntamento era previsto per un numero ristretto di invitati a casa Pigozzi: chiamati dal giovane Alessandro per incontrare faccia-a-faccia il ministro agli Affari regionali, Enrico La Loggia, impegnato in una due giorni di incontri in città col mondo economico prima di inaugurare “Vivi La Casa in Fiera”. Sede non casuale. [//] Proprio il lobbista veronese ha organizzato il tour del ministro trovandosi a chiamare a raccolta un plotone ristretto di imprenditori, professionisti, editori e giornalisti selezionati, rappresentanti dell’associazionismo e di enti economici locali, banchieri, qualche politico d’area, manager di multinazionali.
Ma il tam-tam – che cercava di non allargare troppo la lista degli invitati, facendo un minimo di selezione – ha registrato una falla.
Così alla fine le richieste per incontrare il ministro, e sentire di prima mano, le ultime novità “romane” sono state maggiori del previsto, facendo fare a Pigozzi i salti mortali per riuscire a far stare tutti “davanti al caminetto”,
Un po’ come successo con Anthony Gardner (ex consigliere economico di Bill Clinton) un paio di mesi fa.
Con una valenza in più, questa volta.
Davanti all’avvicinarsi delle scadenze elettorali delle amministrative, e alla tattica attuale più aggressiva della Forza Italia d’inizio 2006, è iniziata la corsa ad entrare nella squadra anti-Zanotto 2007. Dove molte caselle sono ancora da riempire e dove già si inizia a prendere posizione.
Così incontrare uno degli intimi del Cavaliere è diventata un’occasione troppo ghiotta per farsela scappare via.
Per gli azzurri veronesi la corsa ha avuto il sapore di una lieta novità: a darsi da fare sono stati più personaggi non legati al partito dei berluscones che esponenti veronesi di Forza Italia. Segno che è finito il momento-no e in giro si torna a guardare con un sentimento di maggior fiducia al partito del Cavaliere?
Più di un politico forzista venerdì sera in taverna da Pigozzi ha incrociato le dita…

L’Adige, 21 Gennaio 2006, pag. 1