Il Consiglio Comunale ha iniziato a discutere del PAT, il nuovo strumento urbanistico che dovrebbe prevedere il futuro di Verona per i prossimi 10 anni e siamo già …bloccati; ma non importa molto, a mio parere, perché tutti hanno capito che non serve a niente. La prova la si è avuta leggendo la relazione generale fatta dai progettisti, consulenti, esperti e mille altre persone, passate e presenti; una presentazione che non dà affatto conto di quanto si è scelto per la Verona del futuro. [//] Non si è scritto alcunchè sulle discussioni e sulle proposte dei cittadini: tutto è nebuloso e superficiale. E’ una relazione senza anima. Ho sperato, allora, di sentire qualche cosa da parte dei politici e mi sono messo all’ascolto delle relazioni fatte al Consiglio; ma ahimè è stato ancora peggio. Il Sindaco, che doveva dire il perché delle scelte e come intende attuarle, non ha detto niente che non avessimo già sentito; anzi è stato più superficiale del solito, come se questo strumento urbanistico non fosse “suo figlio” e sì che ha nominato consulenti personali per dare la sua risposta alle richieste di Verona. In buona sostanza era meglio se stava in silenzio lasciando all’Assessore il compito di spiegare le scelte che hanno portato in Consiglio. Ahimè, però, anche l’Assessore Uboldi ha letto, con tono sommesso e monocorde, una relazione che ancora una volta non dà le risposte che tutti si aspettavano su quale sarà il futuro di Verona concretamente. Da esperto e navigato politico si è smarcato dalla responsabilità esclusiva, ringraziando tutti gli Assessori succedutisi nel tempo da Massignan a Polo, facendo così comprendere sotto le righe che lui ha solo raccolto e coordinato le carte!! Ha ringraziato anche tutti i progettisti che via via hanno lavorato all’ufficio del Piano, tentando così di ottenere un po’ di benevolenza da parte di alcuni del centro destra. Ha dato solo una notizia “rilevante” che lui “non voleva l’Assessorato all’Urbanistica!!” Francamente ho sorriso a questa affermazione, come credo che anche in Consiglio qualcuno deve aver fatto altrettanto, visto che lo ha ribadito ed ha chiamato a conforto della sua verità, la parola del Sindaco!! Questa è l’unica notizia che ha dato alla città, oltre che prevedere che contro l’approvazione sarà naturalmente presentato un ricorso al TAR. Deludente, quindi, anche l’esperto politico; mi sono allora detto, sarà il consulente personale del Sindaco, il Prof. Trame, che alzerà il tono del dibattito? Niente di niente ha detto! anzi meno di chi l’ha preceduto, ha spiegato ciò che tutti sapevano sulle procedure, ma nulla sulla Verona futura. Così la relazione di minoranza, nonostante il livore dell’oratore nei confronti del Sindaco e della Giunta, non ha potuto che prendere atto del niente che è il PAT. A questo punto mi sono chiesto come mai si perda tempo a parlare? Non era meglio che il solito Capogruppo della Sinistra Europea, o il fido Capogruppo della lista Zanotto, si alzasse a leggere “il foglietto” preconfezionato con la richiesta di chiudere il dibattito ed andare al voto in forza del Regolamento capestro? Come si fa a discutere con responsabilità di un progetto simile, quando nessuno ne è padre e comunque non si vuole modificare? È meglio chiudere tutto ed approvare questo pezzo di carta costoso ed inutile, che andrà a finire in cassetto aspettando tempi migliori. Se ne è accorto chi è attento alle vicende regionali e locali, quelle che passano fuori dall’aula consigliare; infatti, è arrivata la delibera della Giunta Regionale con le varianti al PAQE di Verona e quello è il vero piano della città, che supera e modifica il PAT ed è su quello strumento che la Giunta, con l’approvazione del Consiglio, ha fatto “delle osservazioni”, che sono inammissibili ed inconsistenti per la genericità e si sa che le osservazioni debbono essere precise e puntuali in ogni particolare, altrimenti non vengono prese in considerazione. Accordo tra destra regionale e sinistra veronese e quindi delibera ad hoc?! Non lo so, ma certo è la prova della sfiducia che la Regione ha verso il Comune di Verona, incapace di gestire il territorio con ragionevolezza e nell’interesse di tutti e quindi l’Ente superiore ne fa di cotte e di crude. L’Assessore “forzato” all’Urbanistica, però, ha già annunciato il ricorso al TAR contro la Regione se passa il Paque!! Anche lui ha dimenticato la Politica?!! Tutto il mondo è paese!

L’Adige, 11 Marzo 2006, pag. 2