L’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Ronald. P. Spogli, sarà ospite di Verona giovedì prossimo, 20 luglio, per una serie di colloqui con le istituzioni e per un inedito incontro con il mondo economico, proposto e curato da Gian Luca Rana, presidente di Confindustria Verona. [//]La giornata, densa di appuntamenti, si concluderà con una serata all’Arena per assistere al più tradizionale degli spettacoli scaligeri, l’Aida. Sarà dunque un’occasione per confermare i solidi legami che uniscono Verona e gli Stati Uniti, fatti non solo di storia e di amicizia ma anche di concreti e crescenti rapporti economici.
“La visita dell’ambasciatore Ronald P. Spogli a Verona rappresenta per l’industria veronese un’importante occasione per affrontare con un interlocutore tra i più qualificati le tematiche legate alla crescita e all’innovazione del territorio – sottolinea il presidente di Confindustria Verona, Gian Luca Rana –. Gli storici rapporti tra l’Italia e gli Stati Uniti fanno infatti da cornice a una collaborazione che auspichiamo sempre più stretta e proficua. Siamo inoltre particolarmente orgogliosi del ruolo giocato in questa circostanza da Confindustria Verona, scelta come riferimento e rappresentanza del mondo produttivo e come tramite verso una comunità locale aperta a uno sviluppo moderno ed equilibrato”.
L’interscambio economico tra l’economia veronese e gli Stati Uniti è vivace e in costante sviluppo. Le esportazioni sono infatti passate da 251 milioni di euro del 1996 a 560 milioni dell’anno scorso, mentre nello stesso periodo sono rimaste pressoché stabili le importazioni (essenzialmente di materie prime), con una lieve flessione da 70 a 67 milioni di euro.
Per quanto riguarda i principali comparti dell’export, nel 2005 Verona (che si colloca al secondo posto in Veneto dietro a Vicenza) ha trasferito verso gli Stati Uniti prodotti della lavorazione dei minerali e marmo per 153 milioni di euro, prodotti alimentari e bevande per 120 milioni e macchinari per 97 milioni di euro. Sul fronte dell’import si segnalano acquisti di chimica e fibre sintetiche per 15 milioni di euro, apparecchiature elettriche per 13 milioni e macchinari per l’industria meccanica per 11 milioni di euro.
Dopo l’arrivo all’aeroporto Catullo, l’ambasciatore Spogli sarà accolto prima dal Prefetto di Verona, Italia Fortunati, e quindi dal vicesindaco Maurizio Pedrazza Gorlero. In serata il rappresentante degli Stati Uniti incontrerà, durante un meeting conviviale promosso da Confindustria Verona, la business community scaligera, affrontando così con una selezionata platea di imprenditori e di banchieri i temi dello sviluppo e dei rapporti economici bilaterali, oltre che degli investimenti e opportunità di partnership, nel quadro di un commercio mondiale sempre più globalizzato.
L’ambasciatore Ronald P. Spogli, nato a Los Angeles nel 1948, dopo la laurea in Storia ha ottenuto un master in Business Administration ad Harvard. Spogli (sposato con Georgia Beth Caudle, due figli) ha maturato una lunga esperienza nel campo economico e della finanza d’impresa: la sua società Freeman Spogli & Co. è una delle principali società di investimenti degli Stati Uniti, presente in 36 aziende.
L’ambasciatore Spogli, che già all’inizio della sua attività ha operato per anni in Italia, impegnato anche in progetti culturali e sociali, segue ancor oggi da vicino il rapporto tra relazioni internazionali e istruzione, tanto che il presidente Bush lo ha voluto nel board che assegna le borse di studio Fulbright, uno dei più riusciti esempi di collaborazione tra Stati Uniti e Italia nel campo dell’educazione e degli scambi culturali.
L’ambasciatore Spogli ha lanciato di recente un piano di cooperazione, chiamato “Partnership for Growth”, un progetto per sviluppare una collaborazione costruttiva tra i due Paesi al fine di individuare modi creativi e innovativi per sostenere una dinamica di crescita economica. Il piano “Partnership for Growth” e’ basato su tre pilastri: le università e la ricerca scientifica, l’iniziativa imprenditoriale e la tutela della proprietà intellettuale.