Supera le migliori aspettative la verifica semestrale di bilancio di Veronafiere, che in base alle elaborazioni effettuate prevede di chiudere il 2006 con un fatturato di quasi 63 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto alle proiezioni di inizio d’anno.[//] I dati sono stati presentati ieri nel corso dell’assemblea dei soci, che si è riunita nella sede dell’Ente per definire gli ulteriori passaggi tecnici in vista della trasformazione azionaria della proprietà. Il merito della crescita va attribuito principalmente alle positive performance di Vinitaly, Fieragricola, Progetto Fuoco ed Eurocarne, ma soprattutto al settore della vendita dei servizi (allestimenti, materiale tecnico, ecc.), aumentato mediamente del 50%, che sta dimostrando, come indicato dal Piano di sviluppo industriale redatto nel dicembre del 2003, grande dinamicità in termini di prestazioni integrate fornite agli espositori. L’incremento del volume d’affari dell’Ente è ancora più significativo se confrontato al bilancio consuntivo del 2003, anno comparabile per tipologia di rassegne, con una variazione del 17.5%. Il cash flow, secondo le analisi dell’Ente, si attesterà invece a 7.7 milioni di euro, 1.5 milioni di euro in più rispetto alle previsioni, mentre il Mol (Margine operativo lordo) toccherà i 10 milioni di euro contro gli 8.4 inseriti a bilancio. Di notevole rilievo, inoltre, è l’utile ante imposte, che raggiungerà i 4.4 milioni di euro (1.9 la previsione). Interessanti, infine, i valori degli investimenti. Veronafiere continua nel processo di potenziamento della propria struttura, destinando nel 2006 31 milioni di euro allo sviluppo dell’attività. «Si tratta di un risultato estremamente positivo», commenta Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere, «tenuto conto che il 2006 non è un anno particolarmente ricco di manifestazioni. La crescita registrata non dipende solo dal buon andamento delle nostre rassegne, ma specificamente dall’incremento registrato dai servizi, così come aveva previsto il Piano industriale di sviluppo preparato dalla Mc Kinsey. Di sicuro continueremo su questa strada, rendendo la Fiera di Verona sempre più competitiva sui mercati nazionali e internazionali grazie ai conti in ordine che ci permettono di investire nello sviluppo della struttura».