Caro Direttore, possono le frasi di un padre per la morte di un figlio pugnalato da un fanatico palestinese fare incazzare? [//] Può il rispetto per il dolore essere superato dall’indignazione di certe affermazioni? “Volevo uccidere un ebreo, mi sono sbagliato” ha detto quell’assassino. Il padre del ragazzo ha detto: “che si sia trattato di un errore aumenta solo la sofferenza”. Allora, caro Direttore, facciamo un po’ di fantascienza: il volontario italiano viene ammazzato da una pattuglia di militari israeliani che, per errore, lo scambiano per terrorista palestinese: attendo da Lei e da chiunque altro una ipotetica sequela di dichiarazioni dei familiari del ragazzo e dei rappresentanti del nostro attuale governo. Stiamo a sentire. Cordialità. Massimo C. Denominatore