Un’acquisizione felice, frutto di larghe intese di base che ha soddisfatto tutte le parti coinvolte. Così commentano i vertici della Cantina di Colognola ai Colli e quelli della Cantine dei Colli Berici in merito alla recente acquisizione di Cantine Riondo,[//] l’azienda spumantistica veronese, con sede a Monteforte d’Alpone. La Cantina di Colognola ai Colli, guidata da Graziano Aldegheri, già presidente del Consorzio delle Cantine Sociali di Verona, acquisisce il 50% di Cantine Riondo, mentre l’altro 50% va in quota alla Cantina Sociale Colli Berici di Lonigo, guidata da Roberto Muraro, a sua volta presidente del Consorzio Cantine Sociali del Vicentino. Cantine Riondo di Monteforte d’Alpone, meglio nota come “Ex Burti”, due linee di imbottigliamento proprie e una forte spinta all’export, si è affermata nel panorama enologico nazionale ed estero a cavallo degli anni ‘80 e ‘90 grazie alla produzione di spumanti. Attualmente produce quasi 3 milioni di bottiglie all’anno, di cui due terzi sono costituiti da spumante mentre il resto della produzione riguarda IGT del Veneto, Soave Classico, Valpolicella Classico e gli internazionali Pinot Grigio, Chardonnay, Merlot e Cabernet. <>. Soddisfazione anche a Colognola ai Colli che intravede interessanti sbocchi di mercato. «Il nostro obbiettivo – spiega Giancarlo Lechthaler, direttore generale della Cantina di Colognola ai Colli – è quello di far crescere l’azienda che abbiamo appena acquisito anche grazie all’apporto del nostro socio Sartori: essenziali sono a questo proposito i canali commerciali che l’azienda Sartori vanta, tanto che nel giro di tre anni puntiamo al raddoppio del fatturato e del numero di bottiglie prodotte da Cantine Riondo. La produzione di spumanti resterà per Cantine Riondo il core business, anche se pianificheremo un ampliamento delle linee produttive con l’affiancamento di vini fermi. Le due linee di imbottigliamento, perfettamente funzionanti del resto, permettono di programmare produzioni su larga scala». La Cantina di Colognola ai Colli nata nel 1955 oggi conta oltre 800 soci produttori che operano su una superficie vitata che supera i 2300 ettari. La potenzialità di lavorazione è di 500mila quintali di uva all’anno mentre la capacità di cantina supera i 400mila ettolitri. Vengono prodotti i vini delle Doc Soave, Valpolicella e Arcole a cui si affiancano vini internazionali quali Chardonnay, Pinot Grigio, Merlot e Cabernet. Ottimismo anche tra i vertici della Cantina Sociale dei Colli Berici. «Si è trattato di un’operazione – spiega Giancarlo Prevarin, direttore generale dell’azienda vicentina – che è nata in totale sinergia con Colognola ai Colli. Ormai in molti fanno vino e tanti sanno produrre bene. Per essere concorrenziali servono economie di scala, intese commerciali effettive e la costante disponibilità ad ulteriori nuovi accordi». La Cantina dei Colli Berici non è nuova ad operazioni di questo genere: nel 1989 si fonde con la Cantina di Barbarano Vicentino a cui segue nel 1999 l’acquisto della quota di maggioranza della società commerciale Cielo e Terra SPA di Montorso Vicentino, attualmente tra i primi posti a livello nazionale all’interno della grande distribuzione organizzata. Nel 2005 la Colli Berici acquisisce anche la Cantina Sociale di San Bonifacio. Oggi l’azienda vicentina, che produce vini della Doc Colli Berici, Doc Vicenza e Doc Arcole, annovera quattro stabilimenti (Lonigo, Barbarano Vicentino, Alonte, San Bonifacio) e 4000 ettari di vigneto, conta 2250 soci e produce oltre 800mila quintali di uva l’anno, a fronte di un bilancio consolidato che complessivamente sfiora i 60milioni di euro. L’acquisizione della Cantine Riondo da parte di Colognola ai Colli e Colli Berici rientra in una generale tendenza all’aggregazione da parte delle cantine sociali con l’obbiettivo dichiarato di ottimizzare i costi e di incentivare qualità e quantità nella produzione. Alla presidenza di Cantine Riondo per i prossimi tre anni andrà Roberto Muraro, attualmente presidente della Colli Berici, affiancato da Graziano Aldegheri, presidente di Colognola ai Colli, in qualità di vice.