Caro Direttore, la cosa che mi fa letteralmente uscire di testa è sentire esponenti politici come Amato, D’Alema, Marini, Fassino che si dicono “seriamente preoccupati per la democrazia” [//]a causa di quanto emerso nell’indagine sulla montagna impressionate di intercettazioni illegali a danno di moltissimi cittadini venuta alla luce in queste ultime ore. Io penso che non esista paese al mondo in cui ci sia una percentuale così alta di intercettazioni telefoniche e/o ambientali effettuate dalle Procure. E’ assolutamente evidente che nell’ambito di questo oceano incontrollato e incontrollabile possa sguazzare non dico chiunque, ma molta gente… Che adesso, in quattro e quattr’otto, si riunisca un consiglio dei ministri e appronti un decreto legge per “sanare” il problema è un’altra cosa che mi fa impazzire: noi abbiamo il legislatore più distonico, scollegato e disancorato degli ultimi 30 anni: e parlo in senso bipartisan. Non c’è ormai provvedimento legislativo che non presenti pecche, dimenticanze, errori o quanto di peggio. E allora: proprio su questo argomento così delicato delle intercettazioni perchè non costituire un ufficio studi con le palle che elabori un dettato normativo come si deve? Perchè siamo sempre preda dell’emergenza e non riusciamo ad avere una visione lungimirante? PRODIgioso… Saluti intercettati. Massimo C. Denominatore