Maria in Bielorussia: che vergogna per l’Italia
Caro Direttore! Ancora sulla piccola Maria. Come ha visto – ed era assolutamente prevedibile – l’altra se la sono portata via alla chetichella, senza dare neppure la possibilità di salutare quelli che lei chiama mamma e papà e nonne.[//] Se la sono riportata in Bielorussia e, adesso, col cavolo che la rivedranno. Se la sono portata via – e glielo hanno lasciato fare – tre giorni prima della sentenza della Corte d’Appello di Genova. Ma, anche se la Corte dovesse confermare la sentenza di primo grado, rimane il problema: quella bambina voleva rimanere in Italia presso quella che considera la sua famiglia!! Questo è l’interesse per la minore e questa è la risposta a tutte le anime belle che parlano a vanvera e che non si mettono neppure per un secondo nei panni dei protagonisti di questo triste episodio. Stesse per me organizzerei una manifestazione su tutto il territorio e – per prevenire gli stolti che tireranno fuori la solita menata – NON a favore dei genitori ma a favore della bambina. L’inazione della diplomazia è stata sconsolante; chi dice che è stato tentato il possibile lo dice per indifferenza o per superficialità. Che vergogna e che schifo. Massimo C. Denominatore