Costruttori Edili: Verona festeggia il sessantesimo esercizio dell’Associazione
“Quello di Verona è un Collegio Costruttori modello in Italia per la fedeltà dei suoi associati, per il contributo dato agli organismi regionali e nazionali, per la sua capacità di autonomia piena, ma anche di muoversi in sintonia con gli industriali” [//]L’elogio è di Carlo Ferroni, storico direttore di Ance, all’assemblea con la quale il collegio scaligero ha festeggiato – al Castello di Villafranca – i 60 anni di attività di quello che, come l’ha definito il presidente Andrea Marani, è da sempre il punto di riferimento per “noi costruttori”.” Non solo premiazioni (in testa gli ex presidenti Nazzareno Bellè,Guglielmo Fedrigoli e Francesco Farinelli, nominato anche presidente onorario) , memorie e feste (condotte da Luisa Corna), perchè il direttivo del presidente Marani ha scelto anche gli approfondimenti sulle problematiche del settore, approfittando dell’esordio ufficiale del nuovo presidente Ance Paolo Buzzetti.. Impegno per il settore, anche in fase di approvazione di una contrastata finanziaria,ovviamente da parte dei parlamentari presenti (Bonfrisco, Giorgetti e Fratta Pasini) dell’assessore regionale Giorgetti e rinnovata collaborazione confermata dagli industriali, rappresentati dal vicepresidente di Confindustria Verona, Bruno Tosoni. Ma soprattutto si è avvertita tra il mezzo migliaio di presenti l’orgoglio di categoria, di essere costruttori. “Le costruzioni”come ha ricordato Marani” hanno scandito il tempo del cambiamento, protagoniste nelle dinamiche delle trasformazioni sociali, hanno partecipato alle vicende del paese con un ruolo fondamentale , determinante- anche per l’indotto che generano- ma soprattutto per l’intrinseca capacità imprenditoriale “ E Marani ha rilevato le incomprensioni esistenti: la complessità dei processi che caratterizzano il settore, l’enorme burocrazia che lo colpisce, gli ingiustificati ruoli che vengono attribuiti ai costruttori, il crescente impatto delle norme europee in tema di ambiente, di qualità dei servizi, di sicurezza, di ricerca e sviluppo. Tutti temi sui quali il Collegio ha accompagnato e sostenuto i costruttori veronesi ed ha favorito il dialogo costruttivo con il mondo politico, il mondo della cultura e del lavoro, ha sollecitato nuove forme di aggregazione, ha investito in qualità e sulla formazione. E poi il messaggio incoraggiante del presidente nazionale Buzzetti , con un preciso impegno :”Siamo centrali per il Paese e attendiamo l’attenzione che ci spetta”.Buzzetti ha ,infatti, ricordato che le costruzioni sono il settore più importante del paese e d ha ribadito che, in un quadro nebuloso, bisogna ripartire dall’impresa per guardare con ottimismo al futuro del Paese. Una ripresa che dovrà esserci malgrado le nubi sui lavori pubblici, l’andamento peggiorativo delle normative, le nuove incombenze, i nuovi costi, le nuove incertezze.” La forza è nella riscontrata capacità dei costruttori,migliorata decisamente negli ultimi cinque anni, di fare impresa