Influenza aviaria: la Regione Veneto pronta a finanziare gli allevatori che abbandoneranno l’attività
“Intendiamo far fronte agli effetti della crisi determinata dalla psicosi dell’influenza aviaria, attivando prioritariamente il sostegno finalizzato all’abbandono dell’attività di allevamento[//] nelle zone individuate come ad “alta densità produttiva” dall’autorità veterinaria”. Lo ha annunciato il vicepresidente Luca Zaia, che ha fatto approvare dalla Giunta regionale la delibera relativa a questo genere di intervento, previsto dalla “Fondo nazionale per l’emergenza avicola” istituito dal Governo nel marzo scorso. Gli imprenditori che decidono di abbandonare l’allevamento avicolo dovranno presentare le domande di finanziamento entro il 7 novembre prossimo all’AVEPA, Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, alla quale è stata affidata la gestione amministrativa, tecnica e finanziaria della partita. “L’efficacia delle disposizioni regionali – ha precisato Zaia – sono peraltro subordinate all’approvazione del relativo decreto ministeriale da parte della Commissione Europea e al riparto dei fondi che saranno resi disponibili”. “La cessazione dell’attività di allevamento – ha spiegato il vicepresidente – è finalizzata ad evitare i rischi di carattere sanitario e ambientale che derivano da una eccessiva presenza di avicoli”. L’entità dell’aiuto sarà rapportata alla media dei capi allevati nell’ultimo triennio e al loro valore determinato sulla base dei bollettini ISMEA del primo semestre 2005, aumentato del 20 per cento come incentivo. In ogni caso il finanziamento massimo sarà di 130 mila euro per beneficiario. La graduatoria sarà predisposta sulla base della superficie utile di allevamento abbandonata e, in caso di parità, dell’età del richiedente