“Variante urbanistica, ve la ricordate?”
La campagna elettorale è cominciata alla grande e tutti si sfogano a sparare cannonate gli uni contro gli altri, senza, però, ricordare quanto è stato fatto e detto nel tempo passato, anche recentemente. Mi riferisco al battage sulla tramvia[//]: ma io sorrido, perché i nodi sono venuti al pettine, sotto ogni profilo. Non entro nella polemica, ma mi sia consentito sorridere compiaciuto dato che, quanto predetto, si è avverato. Mi fa pena, invece, il “riso” dell’assessore Pozzerle, l’unica arma che gli è rimasta per rispondere alle critiche! ma oramai lo conosciamo e comprendiamo che più di quello non può fare, data la sua alta e grave responsabilità di essere andato avanti con un progetto che sapeva benissimo non poter avere esito positivo. Una sola osservazione debbo fare a tutti, visto che l’hanno dimenticato: è da anni che vado dicendo che occorre la variante urbanistica, e lo hanno scritto anche i dirigenti comunali e ciò vuol dire che occorrono almeno dai 6 ai 12 mesi perché tutto l’iter urbanistico venga espletato , compresa la fase di approvazione della Regione Veneto, sempreché non ci siano intoppi od opposizioni!! Sorrido perché è da quando sedevo in Consiglio Comunale che avvertivo l’allora maggioranza di essere attenta ai vincoli scaduti ed alle servitù da costituire ed il “consigliere Pozzerle” era d’accordo, ma ad oggi nessuno ha provveduto. Solo dopo l’approvazione della variante urbanistica potrà essere iniziata la procedura d’espropriazione e la trattativa diretta con i privati, non certo prima; solo allora l’assessore Poli potrà bussare alla porta e dire “mi vende la sua casa che gliela demolisco?”. Non è un affare privato di Poli, ma un affare pubblico che deve rispettare forme, prezzo e procedura previsti dalla legge, anche se l’assessore al Patrimonio ha una certa scioltezza, per non dire altro, nella vendita del tesoro della città, che sarà ben da controllare dai prossimi amministratori e tentare di rimettere a posto quanto fatto da questa amministrazione. Lo si dovrà decidere, per far incassare al Comune quanto dovuto e secondo i valori veri di mercato. Per favore, allora, sulla tramvia siano seri e fermiamoci a ragionare tra persone coscienziose e che vogliono il vero interesse della città! L’assessore Pozzerle si metta da parte e lasci a chi ha un po’ di conoscenza di opere pubbliche, urbanistica, espropriazioni e contabilità pubblica, di verificare tutta la confusione da lui fatta e si dia incarico a dei tecnici di sistemare, per quanto è sistemabile il progetto, e poi decidere indipendentemente dalla politica ed allora leggeremo che “questa tramvia” non è da fare, perché non sta in piedi sotto nessun profilo. Se il Sindaco scendesse a terra dal suo mondo dorato, che è oramai limitato al piano strategico, o libro dei sogni, e prendesse questa saggia decisione, allora potremmo parlare di politica seriamente ed affrontare altri problemi in vista delle elezioni, formulando un programma sulle vere necessità della città, e su quello confrontarci. Per intanto sorrido, per non ………!