Buzzati? Scrittore per hobby
«Il fatto è questo: io mi trovo vittima di un crudele equivoco. Sono un pittore il quale, per hobby, durante un periodo alquanto prolungato, ha fatto anche lo scrittore e il giornalista[//]. Il mondo invece crede che sia viceversa e le mie pitture quindi non le “può” prendere sul serio. La pittura per me non è un hobby, ma il mestiere; hobby per me è scrivere. Ma dipingere e scrivere per me sono in fondo la stessa cosa. Che dipinga o che scriva, io perseguo il medesimo scopo, che è quello di raccontare delle storie. Così si raccontava nel 1967 Dino Buzzati e così viene ricordato oggi: anche per il suo talento pittorico. A cento anni dalla nascita Dino Buzzati (1906 – 1972 )pittore e scrittore sarà celebrato a Milano con la mostra “BUZZATI RACCONTA storie disegnate e dipinte”, appena inaugurata alla Rotonda di via Besana e visitabile fino al 28 gennaio 2007. L’evento racconta Buzzati pittore attraverso i quadri e le opere che ne hanno segnato il percorso evidenziando il singolare incontro, nella sua arte, tra parola e immagine. Sono dipinti che si sviluppano in un complesso universo di correspondances che è possibile individuare mettendo in rapporto fra loro, da una parte dipinti e disegni, dall’altra testi scritti, nati anche ad anni di distanza. Ricorrenti le didascalie con cui Buzzati amava illustrare i soggetti che dipingeva. Corpo centrale della mostra, ospitata alla Rotonda di via Besana, sarà una importante campionatura di tavole del Poema a fumetti: una summa cioè dei grandi temi della produzione di Buzzati e soprattutto il primo fumetto d’autore della letteratura italiana (nel 1969 fu pubblicato da Mondadori). Il racconto espositivo mette poi in mostra materiali eterogenei che puntano a ricostruire il laboratorio creativo del lavoro buzzatiano. Si spazia dai primi schizzi sino alla vera e propria esecuzione dei disegni, dalla scelta dei testi alla nascita del fumetto, oltre ai quadri realizzati dallo stesso Buzzati, che hanno stretti richiami con alcuni disegni. Al Poema a fumetti si ricollegano le originali Cronache figurate di Buzzati (opere pittoriche che nascono, sin dagli anni Venti, accompagnate da didascalie, non di rado inserite dall’autore di suo pugno negli stessi quadri). Altre sezioni in mostra sono La famosa invasione degli Orsi in Sicilia (del 1945: favola per bambini pubblicata a puntate sul “Corriere dei Piccoli” e successivamente raccolta in volume) e i Miracoli di Val Morel (ciclo pittorico del 1970). «Dino Buzzati avrebbe gradito di più fare una mostra al Louvre che vincere il Nobel della letteratura – dice Maria Teresa Ferrari, giornalista veronese e curatrice della mostra milanese -. Per questo, l’ultimo grande evento milanese di questo centenario celebrato in tutta Italia, ma soprattutto nei suoi amatissimi luoghi – Cortina d’Ampezzo, Belluno e Milano -, è dedicato, nientemeno che nello spazio ricco di atmosfera della Besana, alla sua amatissima pittura. Arte che a 100 anni dalla nascita ha trovato riconoscimento e apprezzamento da parte di un folto pubblico, non solo di buzzatiani e dallo storico dell’arte, Vittorio Sgarbi, oggi assessore alla Cultura del Comune di Milano, che ha voluto fortemente questa mostra. Buzzati sapeva di non avere la tecnica, diceva di essere un pittore assolutamente “mediocre” ma era consapevole che le opere più riuscite avevano un “quid” che le rendeva uniche. E’ proprio quel “quid” che mi ha affascinato quando più di quindici anni fa mi ritrovai davanti a una sua storia dipinta. Narrazione, racconto, favola, mistero, cronaca e via dicendo. Dentro a pochi centimetri di tela c’è un mondo che incanta. E’ un arte che nessuno mai riesce a definire fino in fondo. E’ l’arte che sposa l’equivoco, proprio quello che Buzzati amava tanto». Teatro Filodrammatici – Milano 26 e 27 novembre, ore 21 «Piacere, Dino Buzzati» Performance multimediale a cura di Maria Teresa Ferrari (conduttrice). Intervengono Vittorio Sgarbi e Mario Perazzi. Letture di Marco Balbi.Con la partecipazione straordinaria di Almerina Buzzati. Video e regia di Riccardo Ricci. Promossa da Comune e Provincia di Belluno – patrocinio di Rai Trade. Durata: 2 h.