Venerdì 24 novembre alla Fiera di Verona la Fondazione Aida presenta il progetto, cofinanziato dall¹UE e realizzato in 6 Paesi. Obiettivo: orientare formazione e occupazione dei giovani nello spettacolo dal vivo. [//] TRAINING ON STAGE: UN SOFTWARE INDIVIDUA LE COMPETENZE PER LE ARTI SCENICHE Teatro e musica: in Italia 63mila occupati, ma il posto fisso rimane un miraggio. Età media tra i 32 e i 36 anni (Verona – 16.11.2006) – In Italia le arti sceniche rappresentano un¹occupazione per quasi 63mila persone, con un¹età media tra i 32 e i 36 anni. E oggi i giovani che vogliono lavorare nel mondo del teatro e della musica possono contare su un nuovo strumento per orientarsi: un software dedicato al settore, studiato per identificare profili professionali in ambito manageriale, organizzativo, amministrativo e marketing. Il software è uno strumento innovativo implementato a partire da una ricerca condotta in sei Paesi europei (Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Polonia e Romania) nell¹ambito di un progetto ideato dalla Fondazione Aida di Verona e cofinanziato dall¹UE attraverso il programma comunitario Leonardo da Vinci II. Il progetto verrà presentato venerdì 24 novembre 2006 (ore 15.30) nella Sala Respighi presso la Fiera di Verona, all¹interno del convegno-seminario ³Orientarsi nel mondo dello spettacolo dal vivo – Gli sbocchi professionali per i giovani², organizzato da Fondazione Aida con il Patrocinio del Comune di Verona – Assessorato alle Politiche Giovanili. IL PROGETTO TRAINING ON STAGE. Il percorso di ricerca per la realizzazione del software è stato centrato sul monitoraggio di 15 imprese per ciascuno dei sei Paesi e sulla realizzazione di 20 interviste per ogni Paese mirate ad approfondire con chi lavora nel comparto le competenze e le funzioni delle figure mappate. L¹indagine ha portato all’analisi di 20 figure professionali che operano nell’area gestionale (organizzazione e amministrazione) dello spettacolo dal vivo. Su questi 20 profili è stato costruito il software, in grado di orientare il giovane che cerca occupazione nel mondo del teatro o della musica verso il ruolo ottimale in funzione delle sue competenze. Il software è attualmente in fase di sperimentazione (è on-line all¹indirizzo www.trainingonstage.com/index.php). È stato testato per ognuno dei 6 Paesi in 10 imprese che operano nello spettacolo dal vivo, in 10 centri di formazione e con 30 giovani motivati ³Come in qualsiasi campo lavorativo, anche in quello della musica e del teatro oggi i giovani stentano ad inserirsi e ad acquisire le competenze necessarie per accrescere le proprie potenzialità – spiega il direttore organizzativo di Fondazione Aida Meri Malaguti -. Questo accade perché i contratti sono a breve termine e i posti di lavoro spesso a rotazione. Un fenomeno che disorienta i giovani, ai quali invece serve un¹iniezione di fiducia e soprattutto opportunità concrete di formazione, utili a stimolare e coltivare le loro possibilità. TRAINING ON STAGE vuole cercare di orientarne gli sforzi e la ricerca, cercando di fornire le risposte di cui hanno bisogno. Si tratta di uno strumento altamente innovativo. È ancora in fase sperimentale, ma il perfezionamento si concluderà a breve². IL ³COMPARTO² DELLO SPETTACOLO DAL VIVO. Il mondo del teatro e della musica in Italia dà lavoro a quasi 63mila persone tra artisti, tecnici e componenti di management e marketing staff e tecnici. Di queste, oltre 45mila operano o gravitano nel campo musicale (Fondazioni lirico-sinfoniche, orchestre, balletto, gruppi musicali), con una netta maggioranza a favore delle orchestre sinfoniche (11.100). Quasi 18mila sono invece gli occupati nell¹ambiente teatrale (teatri stabili e compagnie teatrali).L¹età media è bassa: oscilla tra i 32 e i 36 anni, sia per gli uomini che per le donne. Eppure la definizione dei ruoli è spesso molto fluida e il posto di lavoro raramente è sinonimo di continuità occupazionale: chi riveste ruoli amministrativi o organizzativi tende a cambiare con frequenza, ma soprattutto chi è impiegato nel campo del management/marketing alterna differenti esperienze. Negli ultimi tre anni, infatti, il 70% degli addetti è stato soggetto a dinamiche di ricambio occupazionale, un dato che mostra una maggiore ³instabilitಠrispetto al ricambio dei tecnici (50% negli ultimi tre anni) e degli artisti (40%). Se ne deduce che il lavoro non manca nel mondo del teatro e della musica, ma il difficile è riuscire a tenerlo stretto, soprattutto per i giovani. Una tendenza che – secondo gli intervistati operanti nel settore – verrà confermata negli anni a venire. Anche perché i tagli al Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo) non permettono alle strutture investimenti a lungo termine e gli interventi di sostegno economico da parte di Regioni, Province o Enti privati, pur in netta crescita, non permettono di programmare con stabilità le attività e la gestione del personale. Il convegno-seminario di venerdì 24 novembre sarà anche l¹occasione per fare il punto sulle prospettive dello spettacolo dal vivo in Italia e per un confronto sui temi della formazione e dell¹occupazione. Interverranno Giancarlo MONTAGNOLI assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Verona, Meri MALAGUTI direttore organizzativo di Fondazione Aida, Alessio LORENZI responsabile del progetto Training On Stage per Fondazione Aida, Denis THÉVENIN direttore del centro di formazione in mamagement culturale Agecif di Parigi, Eleonora VATIELLI collaboratrice di Formez per il progetto ³InFo-CS Innovazione e Formazione nel settore della Cultura e dello Spettacolo”, Nadia MASINI coordinatrice del progetto Equal “Vivo di Spettacolo”. Coordina i lavori Giambattista Marchetto, giornalista per Il Sole 24 Ore. L¹ingresso è libero. Informazioni per il pubblico: Fondazione AIDA tel. 0458001471 / 045595284 – stampa@f-aida.it www.fondazioneaida.it