Fulcro di arte internazionale a pochi passi da Verona. Il Mart di Rovereto continua a proporsi come luogo di concentrazione culturale, non solo in Italia ma anche in Europa e nel mondo[//]. Il museo d’arte moderna e contemporanea è diventato in pochi anni (viene inaugurato nel 2002) una delle maggiori realtà nazionali che sostengono e promuovono le nuove tendenze che prendono vita dal continuo scorrere del macrocosmo arte. Più che positivo il bilancio del 2006 grazie all’impegno dell’intero staff guidato dalla direttrice Gabriella Belli: in marzo a Parigi con la mostra “Italia nova” in cui veniva presentata la produzione italiana dal futurismo ad oggi, tra settembre e ottobre in Cina con un’esposizione a Pechino e Canton, infine le opere di un grande artista come Lucio Fontana, in Russia a S.Pietroburgo, con cui continua la collaborazione. «Con queste iniziative il Mart si fa promotore di scambio e crescita culturale, perchè consente all’Italia di apparire nel panorama artistico estero con delle opere che difficilmente potrebbero essere scoperte – spiega Flavia Fossa Margutti, responsabile relazioni esterne e comunicazione del Mart – ma allo stesso tempo ospita delle mostre e degli artisti che spesso gli spettatori italiani non riuscirebbero ad incontrare. Uno degli scopi del museo è quindi accompagnare il pubblico alla scoperta di novità, accrescendo la propria conoscenza e semplificando l’avvicinamento all’arte contemporanea». Una delle maggiori attrattive del momento è la mostra “Schiele, Klimt, Kokoschka e gli amici viennesi”, aperta fino all’8 gennaio 2007, che presenta oltre 120 opere provenienti dall’Österreichische Galerie Belvedere di Vienna e altri prestigiosi musei austriaci e tedeschi. Molte di queste opere non sono mai state esposte in Italia. Un’occasione importante per approfondire il percorso pittorico del grande artista austriaco Egon Schiele (1890 – 1918), uno dei più celebri esponenti della pittura espressionista, del suo amico e maestro Gustav Klimt (1862- 1918), ma anche per conoscere l’ambiente culturale della Vienna di inizio secolo scorso attraverso le opere di quel gruppo di artisti conosciuti come “Secessionisti”, che diedero vita al rinnovamento dell’arte moderna. Fino al 21 gennaio è possibile vistare, inoltre, la prima esposizione museale in Italia di Douglas Gordon, intitolata “Prettymucheverywordwritten,spoken,heard,overheardfrom1989…”. L’artista scozzese, nato nel 1966, si è ormai distinto come uno dei più importanti artisti internazionali, grazie soprattutto alle sue video-installazioni. La mostra presenta, tramite un gran numero di monitor televisivi, una selezione di opere video dell’artista, dal 1992 ad oggi, fra le quali una realizzata appositamente per il Mart, e la nota 24 Hours Psycho dove il famoso film di Hitchcock viene proiettato alla surreale lentezza di 24 ore. Gordon ha sempre considerato quello artistico come un ambito dove il pubblico si pone in relazione e interagisce con l’ opera, in una sorta di “meta-arte”, e la sala del Mart a lui destinata, completamente al buio, si adatta perfettamente all’esigenza di riflessione e dialogo che l’artista fa scaturire dallo schermo. Fra pochi giorni, esattamente il 2 dicembre verrà inaugurata e rimarrà aperta fino al 1° maggio 2007, la mostra “Mitomacchina”, ovvero l’evoluzione del design automobilistico attraverso l’esposizione di più di 70 auto, accompagnate dai disegni, i progetti, i modellini originali, alcuni dei quali firmati da grandi nomi come Giugiaro e Pininfarina, che lo staff del Mart è riuscito a recuperare dagli archivi delle case automobilistiche. Lo scopo non è illustrare la semplice cronologia storica delle vetture dal primo modello a quelli più moderni e avanguardistici, perché la mostra presenta l’automobile come il prodotto di un processo culturale che si è adattato ad un cambiamento non solo estetico, ma anche sociologico.