A Fratta Pasini il premio “Domus Mercatorum” e riconoscimenti al conte Pietro Arvedi e al disegnatore Milo Manara. Nel corso della tradizionale cerimonia svoltasi presso l’Auditorium di VeronaFiere e organizzata ogni anno dalla Camera di Commercio denominata Premiazione della Fedeltà al Lavoro, Progresso economico e lavoro veronese nel Mondo, sono stati consegnati 150 riconoscimenti [//]ai lavoratori, dipendenti o autonomi e alle personalità che si sono distinti nel lavoro conseguendo una notevole perizia professionale o contribuendo allo sviluppo dell’economia veronese e al prestigio della nostra città. Il presidente della Camera di Commercio di Verona Fabio Bortolazzi, illustrando l’attività che l’ente ha sviluppato nel 2006 a favore delle imprese veronesi, ha sottolineato che, contrariamente a quanto accade in altre Camere di Commercio, l’ente veronese destina la maggior parte delle risorse per promuovere lo sviluppo economico del territorio mentre i costi fissi incidono solo in misura minima sul bilancio. I premi sono stati suddivisi nelle seguenti categorie: lavoratori dipendenti con almeno 35 anni di lavoro presso la stessa impresa privata, aziende con oltre 35 anni di attività, imprese agricole il cui titolare abbia almeno 30 anni di attività, ausiliari del commercio con almeno 30 anni di attività, imprese che abbiano realizzato significative innovazioni tecnologiche, veronesi che si siano distinti all’estero, lavoratori dipendenti che abbiano dato un contributo determinante allo sviluppo della loro azienda, imprenditori con meno di 35 anni che hanno già conseguito importanti risultati con la loro azienda. In occasione della manifestazione sono stati assegnati altri importanti riconoscimenti come il premio “Domus Mercatorum”, alla personalità veronese che nell’ultimo anno ha contribuito in modo particolarmente significativo allo sviluppo economico della provincia. Quest’anno è stato premiato l’avv. Carlo Fratta Pasini, Presidente del Banco Popolare di Verona e Novara, che, con la sua guida dinamica ha portato l’Istituto di credito a una posizione di vertice fra i maggiori gruppi creditizi del Paese e che “nel perseguire l’efficienza e il successo gestionali si è sempre attenuto ai principi che hanno ispirato il suo illustre predecessore, Professor Giorgio Zanotto, che concepiva l’attività di banchiere come un servizio per la collettività……..svolgendo altresì una funzione di aggregazione fra i vari attori della scena economica per stimolare la crescita del tessuto imprenditoriale veronese”. Inoltre, sono stati nominati “Veronesi dell’anno” il Conte Pietro Arvedi D’Emilei per l’impegno profuso a favore del calcio veronese e in particolare della squadra dell’ Hellas e Milo Manara per le sue affermazioni internazionali come maestro indiscusso del “fumetto d’autore” . Altri premi speciali sono stati assegnati “motu proprio” dalla Giunta Camerale al Centro di Formazione Professionale di Bovolone, per aver realizzato l’inginocchiatoio per il Pontefice rispettando la tradizione del mobile d’arte veronese, ad Andrea Marani, imprenditore edile e Presidente del Collegio dei costruttori, a Luciano Cristofoli per il settore del commercio, a Luigi Zenti, per il settore dell’agricoltura ed infine a Guerrino Turri per l’artigianato.