Un fatturato 2006 che supera i 23 milioni di euro, con una crescita del 10% rispetto all’esercizio precedente, una liquidazione delle uve ai soci vicina ai 14 milioni di euro con un prezzo medio pari a 41 euro al quintale,[//] l’aumento del patrimonio netto di 2 milioni di euro, che passa dai 5,5 milioni agli attuali 7,5 milioni di euro. Questi i numeri maggiormente significativi del bilancio della Cantina di Colognola ai Colli approvato all’unanimità dai soci nel corso di una recente assemblea. Un risultato positivo che soddisfa la dirigenza e la parte sociale. «Si tratta di un risultato positivo per la nostra azienda – spiega il Presidente della Cantina di Colognola ai Colli, Graziano Aldegheri – che premia il lavoro dei nostri produttori e nello stesso tempo conferma la corretta politica gestionale della cantina. Numeri alla mano, risulta evidente come l’azienda abbia saputo garantire costantemente una buona redditività ai propri soci, nonostante si stiano attraversando periodi non brillanti per il comparto, e nello stesso tempo abbia avuto la possibilità di crescere e di svilupparsi ulteriormente con investimenti importanti e con ammodernamenti di impianti, quali il potenziamento dei vinificatori delle uve rosse e il potenziamento della capacità frigorifera per il controllo delle temperature». Sulla stessa lunghezza d’onda l’enologo Giancarlo Lechthaler, direttore generale della Cantina di Colognola ai Colli. «La gestione finanziaria è più che positiva grazie all’apporto dei dividendi della Casa Vinicola Sartori. I buoni risultati ottenuti quest’anno ci permetteranno di far fronte agli investimenti che abbiamo in programma a breve, vale a dire la creazione di un nuovo fruttaio di 3000 metri quadrati a Mezzane dove potranno stare in appassimento 13mila quintali di uve». Un plauso generale al gioco di squadra che la Cantina di Colognola ai Colli ha saputo mettere insieme. «Nell’ultimo anno – prosegue il direttore generale – abbiamo aperto altri due nuovi punti vendita diretti, uno nel bergamasco e uno nei dintorni di Biella, arrivando ad un totale di 13 negozi. Un merito va dato anche ai nostri gestori, perché in questo segmento si è sviluppata una notevole ed agguerrita concorrenza e negli ultimi anni abbiamo assistito ad boom di aperture di spacci per la vendita diretta del vino, ma la nostra esperienza accumulata negli anni ci ha permesso performance in crescita». Chiara l’esigenza di creare nuove sinergie nel comparto. «I mercati di oggi – conclude il presidente Graziano Aldegheri – sono sempre più competitivi e richiedono qualità nei prodotti ma anche massa critica. A questo proposito non possiamo che dirci soddisfatti per la recente acquisizione del 50% di Cantine Riondo di Monteforte d’Alpone. Le prospettive sono molto interessanti e i mercati hanno mostrato vivo interesse, immediatamente dopo l’interevento della nostra azienda in sinergia con la Cantina Sociale dei Colli Berici».