Opportunità Cà del Bue: individuata la soluzione all’emergenza rifiuti
Oggi nella Sala Rossa dei Palazzi Scaligeri l’assessore all’Ecologia Luca Coletto ha presentato il progetto per la risoluzione del problema dello smaltimento dei rifiuti in Provincia di Verona. Il progetto prevede di superare l’attuale contingenza negativa legata alla chiusura della discarica di Pescantina, senza ricorrere ad aiuti extraprovinciali [//]e di arrivare all’attivazione di nuovi forni a Cà del Bue in regime di completa autosufficienza e con costi compatibili. La soluzione trovata prevede la riapertura dell’impianto di Cà del Bue che attualmente si articola in tre blocchi: uno deputato alla selezione e produzione di Cdr-p (si tratta di una miscela combustibile della frazione secca da rifiuti solidi urbani) funzionante ma non utilizzato; il secondo blocco dedicato alla combustione e produzione di energia per ora non risulta funzionante per problemi ai forni; il terzo blocco, deputato invece alla digestione anaerobica, è tenuto in vita al minimo regime. Il sistema adottato prevede che le 400 tonnellate di rifiuti fino ad oggi dirottate a Sant’Urbano di Padova e a Legnago vengano scaricate a Cà del Bue, dove il 40% verrà trasformato in Cdr-p per poi essere termovalorizzato in impianti autorizzati, il 37% dell’umido per biostabilizzazione verrà indirizzato a Legnago e conferito nei tunnel, il 20% di scarto verrà avviato a discarica e il restante 3% composto da metalli verrà recuperato. Tale processo, rispettoso dell’ambiente, darà luogo ad un notevole risparmio, infatti dall’attuale prezzo di 115 euro a tonnellata richiesto nel sito di Sant’Urbano si passerà a 92,70 euro a tonnellata. Attualmente il costo giornaliero dello smaltimento dei rifiuti è di 13.250 euro, il nuovo prezzo di conferimento farà dunque realizzare un risparmio giornaliero di 8.000 euro. Questa risoluzione è stata possibile grazie alla collaborazione tra Provincia, Regione, Amia e Agsm, mettendo in luce la sinergia nata tra aziende ed istituzioni. In particolare all’Amia saranno affidati i ruoli di interfaccia con gli enti, gli aspetti tariffari, logistici e di fatturazione attiva e passiva, mentre all’Agsm il ruolo di coordinamento tecnico impiantistico. Erano presenti alla conferenza l’assessore provinciale all’ecologia Luca Coletto, l’assessore regionale alle politiche dell’ambiente Giancarlo Conta, il presidente dell’Amia Corrado Brigo, il direttore generale dell’Amia Maurizio Alfeo, il vicepresidente dell’Agsm Stefano Malagò e l’assessore agli enti partecipati del comune di Verona Giancarlo Montagnoli.