“Con la paventata chiusura della sede Enel di Bosco Chiesanuova verrebbe a mancare la sicurezza di un servizio erogato sin d’ora con puntualità e celerità nelle situazioni di ripristino di eventuali black out, con conseguente grave disagio per le popolazioni residenti nella Lessinia”. Stefano Valdegamberi, assessore regionale alle politiche sociali e già primo cittadino del comune di Badia Calavena, [//]ha preso oggi carta e penna per chiedere ai vertici regionali di ENEL Distribuzione di ponderare, con la dovuta attenzione alle esigenze della popolazione, la decisione di chiudere la sede Enel di Bosco Chiesanuova, il cui bacino di operatività riguarda un territorio di 25 km di raggio, colpito da agenti atmosferici di forte intensità sia nel periodo estivo che invernale. “Nei casi di interruzione del servizio di erogazione della corrente elettrica – spiega Valdegamberi – è diverso che i tecnici partano da Bosco Chiesanuova piuttosto che da Verona, rischiando in quest’ultimo caso, di dover percorrere anche fino a 60 km, gran parte in territorio montano, prima di essere in grado di intervenire per la soluzione del problema. Credo sia giusto fare queste considerazioni – conclude l’assessore – anche tenuto conto dei maggiori rischi per le persone sole, malate o non autosufficienti, nonché a tutela delle attività economiche della zona”.