OCM: dopo la riforma dell’Unione europea, la Regione insisterà nel sostegno diretto agli operatori agricoli
La Regione Veneto finanzierà gli imprenditori che hanno un’azienda alle spalle e che hanno voglia di vivere per l’agricoltura. Questa la posizione del Vicepresidente regionale Luca Zaia,[//] che risponde alle speranze e ai timori dei produttori agricoli dopo la presentazione del testo definitivo della proposta di riforma dell’OCM (Organizzazioni Comuni di Mercato) lo scorso 24 gennaio, e rivendica la leadership del Veneto in campo agricolo e nello specifico di Verona in quello ortofrutticolo. Una riforma che da un lato suscita attese, perché dettata dalla necessità di rivedere e aggiornare la legislazione del 1996 ritenuta troppo burocratica e limitante, per migliorare la produzione e la flessibilità, ma anche aumentare la stabilità del mercato; dall’altro suscita però molta preoccupazione per l’ingresso di nuovi paesi membri nell’Unione Europea, che potrebbero rivendicare i fondi di cui finora ha goduto l’Italia. Preoccupa anche il “disaccoppiamento”, che prevede un unico importo per l’impresa agricola e non singoli premi per tipologia di prodotto coltivato: questo potrebbe andare a premiare delle aziende agricole che magari non esistono neanche più come dimensione produttiva, a danno di aziende più meritevoli e dinamiche, e finirebbe per intaccare le peculiarità del contesto veneto, caratterizzato da almeno 350 prodotti tipici (si pensi al vino, particolarmente importante per il veronese), che non possono subire le scelte di una commissione europea che non tiene conto delle tipologie regionali. A tutto ciò si aggiunge il fatto che il Veneto e il Veronese sono caratterizzati da una elevata frammentazione di produttori agricoli, che per di più in pochi ettari coltivano più prodotti, e che perciò sarebbero penalizzati da norme volte a incentivare solo alcuni prodotti a scapito di altri. È importante dunque puntare il più possibile su aggregazioni di piccole e medie imprese: in questa prospettiva sono importantissime le organizzazioni dei produttori, che hanno un ruolo fondamentale per la creazione di filiere produttive e aumentare la competitività. Di questi temi si è ampliamente discusso nel convegno “Nuova OCM ortofrutta – Confronto fra gli operatori di Italia, Francia e Spagna per il rilancio della competitività del settore”, tenuto il 26 gennaio 2007 nella Sala Convegni del Centro Direzionale Veronamercato, che ha visto la partecipazione del presidente di Federveneta Guidalberto di Canossa, la dottoressa Maria Angela Perito, il professor Guido Guelfi dell’Università di Bologna, l’europarlamentare Giuseppe Castiglione membro della Commissione agricoltura e sviluppo rurale al Parlamento Europeo, il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni, e due operatori francesi e spagnoli che hanno illustrato la loro visione sulla necessità di far convergere gli interessi dei maggiori tre Paesi produttori di ortofrutta (Italia, Francia e Spagna) per cercare di creare forti alleanze che possano indirizzare la legislazione europea. (Paolo Nardi)