Passiti veneti sugli scudi, e su tutti il Recioto di Soave
I consumatori del Veneto confermano ancora una volta la fedeltà al Recioto – Recioto di Soave Docg e Recioto della Valpolicella, tra i vini dolci: il prodotto è conosciuto, continua a piacere e il rapporto qualità prezzo si mantiene soddisfacente[//]. Questo è quanto emerge da una recente indagine, condotta a livello nazionale dall’Associazione Città del Vino, su un campione di 230 enoteche, sparse in tutta Italia, allo scopo di verificare l’apprezzamento per i vini dolci da parte degli italiani. Cinque le domande: il numero di etichette di vini passiti presenti in enoteca; la regione più rappresentata; il vino passito più richiesto; il profilo del consumatore tipo; il periodo dell’anno a maggior richiesta per questi vini. Dall’indagine emerge che ogni enoteca veneta ha una referenza di 18 etichette riservate ai passiti e il Veneto, con i suoi Recioti, è la regione più rappresentata, seguita a ruota da Sicilia e Trentino; la clientela risulta varia, mentre la domanda è costante tutto l’anno. In base ai dati congiunti delle Camere di Commercio di Verona, Vicenza, Padova e Treviso, emerge infatti che la produzione totale media di vini dolci passiti del Veneto si attesta sui 2 milioni di bottiglie a fronte di un valore complessivo, franco cantina, che sfiora i 20 milioni di euro. Tra le produzioni venete la palma d’oro, in termini quantitativi e di valore, spetta alle produzioni veronesi: il Recioto di Soave Docg e il Recioto della Valpolicella, coprono insieme il 70% dell’intera produzione dei vini Doc passiti del Veneto, per un valore complessivo di circa 14 milioni di euro. «Registriamo una crescita produttiva costante per il Recioto di Soave Docg – nota Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio di Tutela del Soave – che dal 1998 è passato dai 2044 quintali di uve messe in appassimento a i quasi 5500 quintali di quest’anno. Si tratta di risultati significativi a testimonianza del fatto che l’intero “Sistema Soave” crede nel Recioto. A dare man forte alle scelte produttive perseguite da numerose nostre aziende giunge poi l’annata 2006, che si è caratterizzata per grappoli di garganega molto spargoli e favorita da un andamento climatico regolare. La scorsa vendemmia ci ha regalato infatti uve particolarmente adatte all’appassimento. Il resto lo fanno i consumatori: il Recioto piace perchè è un vino da abbinare a dessert così come a formaggi forti. Ha un profilo morbido che si presta alle sperimentazioni».