Yankee a Verona: ha ragione Mariotti
Può sembrare una boutade elettorale, ma la proposta-choc di Massimo Mariotti (choc per la Sinistra che governa la città: portare a Verona la nuova base per la 173.ma aerobrigata dell’esercito americano che finirà a Vicenza fra mille polemiche) non è affatto peregrina[//]. Fosse caduta in un’altra città avrebbe conosciuto migliori fortune. Ma una sciocchezza proprio non è, e fa male la Sinistra a snobbarla, così come fanno male le forze economiche a sottovalutarla e a non farla propria. E sia detto chiaramente: dimostrando in questo, un coraggio assai inferiore a quello di Gianni Zonin che, per primo, ha rotto la consegna del “silenzio” schierandosi per l’ampliamento del Dal Molin. Perché non è una boutade? Perchè gli americani a Verona ci sono già stati, dal 1945 sino agli anni Novanta, e perchè questa città è cresciuta e si è sviluppata essenzialmente perchè guarnigione militare, austriaca prima, sabauda e repubblicana dopo. Perché questo retaggio storico ha lasciato un patrimonio immobiliare che rischia di venir abbandonato al degrado o, peggio, alla più sorda speculazione immobiliare. Perché questa città è un nodo logistico che già vede Esercito ed Aeronautica presenti con strutture specializzate, perfettamente integrabili con la 173.ma. Perché Verona ha perso il suo ruolo di comando delle truppe terrestri e meriterebbe una “compensazione”. Perchè una città che deve ridisegnare il suo futuro socio-economico potrebbe ben sfruttare le sinergie economiche, le nuove rendite, la possibilità di avere un legame con gli Usa portando qui quella facoltà universitaria che, invece, andrà a Vicenza. Perché dopo aver perso Authority varie, sedi del Fondo monetario, uffici di rappresentanza ecc ecc, Verona ha ancora da giocare la sua carta-jolly per trovare un ruolo forte nella competizione fra aree urbane in Italia. Perchè ha un sistema di trasporti unico e irripetibile con tre scali a disposizione di cui uno, quello di Montichiari (che sarebbe sotto controllo del Catullo e quindi veronese, almeno in teoria…) in grado di accogliere i Galaxi e rendere reali tutte le opzioni logistiche e stretgiche. Certo, per far questo ci vorrebbe – anzi, ahinoi, ci voleva – una capacità politica diversa; un pensiero, una strategia, un’alleanza fra volonterosi. Invece, merito a lui, c’è il solo Mariotti e pochi altri. Oh certo, Verona è una “città di pace” e di pacifisti, quindi lontano da noi ogni “cattivo pensiero”. Questa ideologia è proprio l’ultimo rifugio dei fessi e degli incompetenti…