Vallettopoli era un bluff: quanto è costata questa “bufala” alla collettività? E ai singoli infilati nel tritacarne mediatico?
Caro Direttore! “Macché Vallettopoli, macché ricatti sessuali in cambio di un contratto in Rai. La procura di Roma azzera l’inchiesta sulla concussione sessuale e chiude pure quella sulle raccomandazioni. [//]Tre le richieste di archiviazione, le prime due per Salvatore Sottile, ex portavoce di Gianfranco Fini e oggi giornalista al Secolo (lo scorso giugno fu sottoposto agli arresti domiciliari, poi revocati dopo due settimane), e per Giuseppe Sangiovanni, il vicedirettore delle risorse artistiche sospeso dall’incarico ad agosto. Ma finisce in soffitta anche l’indagine che puntava ad accertare se nella tv di Stato si conquista un contratto non per merito, ma per aver ceduto ai ricatti sessuali di qualche «potente». Niente minacce, niente concussione sessuale: è la linea adottata dai pm Giancarlo Amato e Maria Cristina Palaia, titolari dell’inchiesta ereditata dal pm di Potenza Henry John Woodcock. ” Mi secca dire che avevo ragione, ma ne ho le scatole piene di queste inchieste della beata fava. Vorrei sapere quanto è costata questa “pregevole” attività investigativa finita in una enorme bolla di sapone. Per tacere delle quintalate di letame sui protagonisti. A quando un’autocritica della magistratura organizzata? Saluti archiviati. Massimo C. Denominatore