Ebbene sì, cari amici, il nostro Sindaco tra il taglio di un nastro, la partecipazione a cerimonie serie, meno serie ed ilari, che in questo tempo lo impegnano sempre più, battendo tutti i record di apparizioni sui giornali e televisioni locali, veramente compiacenti, ha finito le inaugurazioni ed è entrato in Quaresima[//], anche in fatto di taglianastri. Non c’è più nulla da inaugurare ed allora, visto che anche il giornale locale si è accorto dello stato di degrado della città e soprattutto lo sfascio delle proprietà comunali, il nostro “taglianastri” si è inventato una novità per essere fotografato: “l’inaugurazione del proseguo dei lavori”, che tra l’altro neppure lui ha ordinato, né tantomeno finanziato. Siamo tornati ai tempi di Totò: ma almeno quello faceva ridere! Sig. Sindaco, per favore, si metta a ragionare ed a pensare che cosa sta facendo e quindi sia serio e controlli un po’ di più la sua Giunta, invece che girare come una trottola per apparire. Vada a vedere che avvisi stanno mandando a chi lavora in Piazza Erbe. A prescindere dalla sentenza del TAR, che deve essere sì applicata, ma rispettando le regole, perché lei ed il suo assessore Tamellini, che firma, tra l’altro, gli avvisi di inizio procedimento, senza averne il potere (almeno così dice la legge), intendete far stragi dei banchetti. Lei, Sig. Sindaco, è avvocato e quindi sa che c’è la salvezza dei provvedimenti adottati medio tempore. Per favore, se ha sbagliato prima, non continui a perseverare, in danno di chi ha avuto fiducia in lei. Sia coerente fino in fondo, ammetta che il “suo” assessore ha ecceduto e si fermi, visto poi che lei vuole riportare il regolamento di Piazza Erbe in Consiglio Comunale e rifarlo approvare. A meno che, nel suo gioco alla vittoria elettorale non voglia, usando l’assessore, che si dice concorrente alla sua lista ed alla sua carica, utilizzare anche questo sistema per raccogliere voti scaricando la responsabilità sulla Tamellini e sulla sua “lista civetta”! Sul lavoro delle gente, però, giusta, o sbagliata che sia la loro posizione, non si può e non si deve giocare; il rispetto è dovuto, soprattutto quando li si è ingannati e si è fatto spendere soldi in avvocati, in attrezzature ed altro. Piazza Erbe non è un nastrino da tagliare, è una sua sconfitta, cercata e voluta per non aver ascoltato nessuno e si è applicato il famigerato “combinato disposto” in sede di approvazione del regolamento della piazza, quindi ci risparmi altre cause, o sceneggiate, che dimostrerebbero l’incapacità sua e di chi ha portato il Comune a dover ora risarcire i danni! Già ci sono anche questi …… ma il problema dovrà affrontarlo la prossima Giunta!