Quando si viola la legge sistematicamente, prima, o dopo, si sconta la pena e così è per il Sindaco e la sua Giunta pasticciona. Volevo scrivere questa settimana su alcune delibere di Giunta “singolari” che riguardano A.G.S.M.-Prusst e la piccola frazione di Sezano; ma sarà per la prossima volta[//], perché è più urgente la discussione iniziata sulla delibera di adozione del PAT con l’esame delle osservazioni “dei privati”. Io credo che pochi “eletti” (nel senso, cittadini fortunati) avranno potuto vedere e leggere le osservazioni presentate; chi lo ha potuto fare e conosce un po’ il diritto amministrativo ed urbanistico sarà sobbalzato nel vedere che molte critiche sono state fatte dai Consiglieri Comunali personalmente ed addirittura da un gruppo consigliare. La legge è chiara nel dire che i Consiglieri Comunali possono fare “emendamenti” al progetto nel tempo loro assegnato e cioè fino alla prima approvazione ante pubblicazione, dopodichè hanno esaurito il loro potere e vi è solo quello dei cittadini. Il Sindaco, con i suoi, però, ha applicato anche per il PAT il “ combinato disposto” degli artt.23 e 50 del Regolamento non discutendo gli emendamenti, sia dei suoi compagni di maggioranza, che dell’opposizione ed ora eccoli qua i Consiglieri cacciati dalla porta , che rientrano in ballo dalla finestra, senza averne diritto e potere. Il peggio, però, non è questa violazione del diritto di non aver discusso gli emendamenti a suo tempo, violazione peraltro già impugnata avanti al TAR Veneto dagli esclusi, bensì la conseguenza, che con la presentazione degli emendamenti si obbligano i Sigg.Consiglieri ad uscire dall’aula al momento della discussione e del voto delle loro osservazioni e non credo che il Segretario Generale consentirà la loro presenza in aula perché la nullità sarebbe evidentissima. Il pasticcio è che Zanotto ed amici stanno in piedi per un voto, e quando uscirà il “gruppo della sinistra europea” chi voterà?! e si badi che alcune osservazioni di questo raggruppamento sono indicate “da accogliere”, sia pure parzialmente dagli uffici! Interesse evidente. Attenzione poi che le osservazioni presentate non possono neppure essere ritirate; quindi “chiunque ne abbia interesse non può partecipare alla discussione e votazione” e deve lasciare l’aula, sotto invito e sorveglianza del Segretario Generale che è garante della legittimità della procedura e del rispetto della legge. Ahime! Zanotto ha avuto fretta, ed ora ne paga le conseguenze e si avvera il detto “la gatta frettolosa fa i gattini ciechi” e Verona aspetta!