Bere Soave per essere degli “autoctoni cittadini del mondo”. Questo in sintesi lo sforzo che il Consorzio di Tutela Vini Soave e Recioto di Soave persegue da anni nella ricerca di abbinamenti trasversali tra il Bianco d’Italia e le raffinatezze della cucina mondiale. [//]Un percorso in continua evoluzione che dura ormai da tempo e che viene scandito regolarmente dall’appuntamento di Vinitaly. Il Soave è protagonista delle tavole nazionali ed internazionali accanto a piatti dal sapore fresco e delicato, ne esalta il gusto e non ne viene mai sovrastato. In questa direzione, per Vinitaly 2007, viene proposto l’abbinamento del Soave con la cucina scandinava, un accostamento naturale sull’onda della tradizione che vede da sempre sposarsi il vino bianco col pesce. Dal salmone norvegese allo stoccafisso svedese, dallo Smorrebrod, il tipico pane scandinavo, ad una miriade di profumi e di erbe aromatiche sui cui primeggia l’aneto, il Soave, con la sua freschezza e con la sua moderata sapidità, si presta perfettamente ad ogni accostamento senza snaturare il gusto originale di questi tipici piatti nord europei. Un’agevole pubblicazione voluta dal Consorzio e corredata da foto d’autore, evidenzia i punti di forza di questa liaison e propone ricette originali tratte dalla tradizione gastronomica di Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia, tutte realizzabili anche nelle cucine di casa nostra. Si tratta di una scelta, quella di abbinare il Soave alle tavole del Nord Europa, voluta dal Consorzio di Tutela del Soave per rimarcare la facilità con cui il Soave sa proporsi accanto alle più differenti cucine del mondo, accomunate però dall’eleganza e dalla purezza degli ingredienti. Non a caso durante Vinitaly 2007, oltre agli assaggi tipici della cucina scandinava, verrà proposto l’abbinamento del Soave con il Sushi e il Sashimi, due piatti sempre a base di pesce, simbolo della cucina giapponese, (in collaborazione con alcuni studenti dell’Università del Gusto di Pollenzo.) La volontà di creare abbinamenti nuovi con le specialità di tutto il mondo e per certi versi quasi “fusion”, evidenzia ancora una volta la strategia di promozione internazionale del Consorzio di Tutela del Soave. «Gli accostamenti che proponiamo – spiega Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio di Tutela del Soave – non sono mai casuali e non sono proposti per il semplice piacere di stare a tavola. Abbinare il nostro Soave a piatti esteri, siano del Nord Europa, piuttosto che del Giappone o dell’India, implica infatti penetrare quei mercati con le nostre produzioni. Tutta la denominazione è molto attenta al valore e alle potenzialità dei mercati internazionali, siano essi tradizionali, come quelli scandinavi, siano emergenti. E’ infatti in corso un’importante attività di diversificazione, in termini di produzione e di promozione, che punta a mercati differenti nello stesso momento». Purezza ed eleganza dei piatti rappresentano del resto il filo conduttore che ha avvicinato il Soave, nel suo respiro internazionale, alla cucina indiana e che lo ha visto poi tornare in Italia con il felice gemellaggio con le eccellenze ittiche del Delta del Po, proposte dal Consorzio dei Pescatori di Goro. Quest’anno il viaggio internazionale nel gusto porta il Soave, autoctono per natura, dai paesi dell’aurora boreale al Giappone: un tour nei sapori destinato a regalare sensazioni uniche ed indimenticabili.