E’ stata presentata oggi l’anteprima della Relazione Annuale2007, realizzata da Unioncamere Veneto. L’economia del Veneto ha chiuso il 2006 con una crescita dell’1,9% Stabile il settore agricolo, crescita record del manifatturiero, boom dell’industria turistica, commercio e servizi crescono. Buone anche previsioni per il 2007, con stime di crescita che oscillano attorno all’1,3%.[//] La crescita del 1,9% per il Veneto, è in linea con il dato italiano che inverte finalmente la rotta. I dati sono stati illustrati oggi da Federico Tessari, Presidente di Unioncamere del Veneto, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’anteprima della relazione annuale sulla situazione economica del Veneto nel 2006. Sul piano internazionale il 2006 è stato sicuramente un anno favorevole per l’economia globale, con una crescita del PIL globale del 5,1%, e anche l’Europa è finalmente tornata a crescere (+2,7%) grazie alla performance di Germania e Spagna. Anche l’Italia, dopo cinque anni di “galleggiamento”, inverte la rotta con un incremento del PIL del 1,9% e una crescita complessiva dell’occupazione del 1,9%. Venendo al Veneto, le stime di Unioncamere registrano per il PIL regionale a prezzi costanti un aumento dell’1,9% nel 2006, esattamente in linea con il resto del Paese. Nel confronto con le altre regioni, il tasso di crescita regionale è risultato superiore a quello della Lombardia e del Piemonte, entrambe a +1,8%, nonché della Toscana, +1,6%, e in linea con quello dell’Emilia Romagna, +1,9%. Sono state quindi le regioni del Nord-est, con Emilia Romagna e Veneto in testa a trainare la ripresa del 2006, davanti al Nordovest, +1,8% e le regioni del Centro e del Mezzogiorno, +1,5%. Guardando alle componenti del PIL regionale, nel 2006 la crescita è stata sostenuta dalle esportazioni, +9% e dalla domanda interna, +2,7%, grazie allo sviluppo degli investimenti, +6,1%. Risultati positivi, ma più contenuti, anche sul versante dei consumi delle famiglie, che hanno registrato un aumento del 2% su base annua. Queste in sintesi le performance dei vari settori: Agricoltura: Il 2006 è stato un anno incerto, caratterizzato dalla flessione produttiva di molti comparti. La produzione lorda agricola è aumentata di circa il 2% rispetto al 2005 ma ha risentito di una contrazione in termini reali pari al -4%. Le imprese agricole sono diminuite anche nel 2006, con una flessione del 3%, ma segnali positivi sul versante occupazionale, dove il numero di occupati è cresciuto del 3,6%. Industria manifatturiera: Per l’industria manifatturiera del Veneto il 2006 è stato l’anno del risveglio. Dopo la timida ripresa dell’autunno 2005, il quadro della congiuntura ha mostrato via via segnali di schiarita sempre più evidenti nel corso dell’anno, con tanto di rush finale che ha alimentato fiducia e ottimismo anche per il 2007. Secondo i risultati di VenetoCongiuntura, l’indagine di Unioncamere del Veneto su un campione di quasi 2 000 imprese, già nel primo trimestre 2006 le imprese manifatturiere avevano mostrato segnali di ripresa, +3,9% con un consolidamento nel secondo, +3% e nel terzo trimestre, +2,4%. Il balzo inatteso è arrivato negli ultimi mesi dell’anno, con un aumento della produzione industriale pari +5,4% rispetto al trimestre dell’anno precedente: erano oltre sei anni che l’industria manifatturiera non metteva a segno un incremento così forte. Nella media dell’intero anno 2006 la produzione industriale ha segnato un incremento del 4% rispetto all’anno precedente (+0,6% nel 2005), a fronte di un +1,9% evidenziato dall’indice Istat della produzione industriale (dati grezzi). Costruzioni: La lunga fase di espansione del settore delle costruzioni si sta esaurendo. Secondo le stime Ance gli investimenti in costruzioni si sono attestati nel 2006 a 16,2 miliardi di euro, registrando un incremento del 4,4% in valore e dell’1% in quantità, restando sui livelli del 2005 (+1,1%). Il tasso di crescita è rimasto quindi su livelli contenuti, per il rallentamento degli investimenti in nuove abitazioni, +1,5% e soprattutto negli appalti pubblici che sono rimasti al palo. Continua a crescere il numero di imprese, che ha superato quota 70 mila, e degli occupati, +1,6%. Artigianato e piccola impresa: Luci e ombre per l’artigianato veneto. Nel 2006 le imprese artigiane hanno segnato un aumento del fatturato pari a 0,6%. L’andamento del volume d’affari riflette nelle dinamiche e nelle proporzioni l’evoluzione della domanda, che è cresciuta dello 0,8% nel complesso. Positiva invece la propensione all’investimento, con un aumento sull’anno precedente del +1,3%. Meno bene invece l’occupazione nelle imprese artigiane che evidenzia una contrazione dello 0,4% a fronte di un incremento del numero di imprese, +1,9%. Commercio: Dopo un 2005 all’insegna della stabilità, per il commercio il 2006 è stato un anno di ripresa, caratterizzato dal recupero dei consumi delle famiglie e dalla sostanziale stazionarietà dei prezzi al consumo. Nel 2006 le vendite al dettaglio hanno evidenziato per il Veneto un incremento pari all’1,9%, superiore alla media del Paese. Positivo l’andamento anche delle vendite nei supermercati ed ipermercati del Veneto. Il fatturato della Grande distribuzione organizzata (Gdo) infatti è cresciuto complessivamente del 2,4%. Turismo: Boom dell’industria turistica in Veneto. I dati hanno evidenziato un andamento nettamente migliore a quello registrato nel 2005. Gli arrivi infatti sono aumentati di quasi un milione, pari al +7,8%, portando la soglia a oltre 13,4 milioni turisti. Le presenze sono cresciute di oltre 2,5 milioni, sebbene la variazione percentuale sia più contenuta, +4,6%. Crescita record di arrivi e presenze nelle città d’arte del Veneto, con incrementi decisamente superiori agli altri comprensori (mare, lago, montagna, terme). Trasporti: I dati provvisori riferiti alla rete autostradale che interessa il territorio veneto hanno evidenziato, per il 2006, una ulteriore lieve crescita delle percorrenze. Rispetto al 2005 l’indice, espresso come rapporto veicoli/km, è aumentato dello 0,5% (0,3% per l’intero territorio nazionale). Inoltre sono transitati dagli aeroporti veneti ben 10,7 milioni passeggeri e 58,4 mila tonnellate di merci, con andamenti rispettivamente del +9,4% e del +13,4% rispetto al 2005. Valutando infine i dati dell’attività portuale, si può affermare che il 2006 è stato un anno record per il porto di Venezia, che ha collezionato quattro primati: nel traffico totale, nel settore commerciale, nella movimentazione dei container e nel traffico passeggeri. Mercato del lavoro: Positivi i dati registrati in Veneto nel 2006, con dinamiche sostanzialmente in linea a quelle nazionali. Secondo i dati diffusi dall’Istat, nel 2006 il numero di occupati è cresciuto dell’1,9% rispetto all’anno precedente, con un aumento di circa 106 mila unità. Sotto il profilo settoriale, il contributo alla crescita dell’occupazione è stato fornito dal comparto dei servizi (+2,5%), seguito da quello delle costruzioni (+1,6). In aumento anche l’occupazione nel settore agricolo (+3,6%), presumibilmente per effetto dell’impiego massiccio di extracomunitari. Per quanto riguarda l’industria manifatturiera i segnali sono contrastanti: mentre l’Istat ha stimato un rialzo dell’occupazione pari a 0,6% , l’indagine VenetoCongiuntura ha evidenziato una flessione dell’1%. L’andamento poco favorevole è confermato dai dati Inps sulla Cassa Integrazione Guadagni, dove il numero di ore concesse nel 2006 è aumentato del 12,1%. Scambi con l’estero: Nel 2006 il Veneto ha beneficiato della congiuntura economica favorevole registrando un recupero negli scambi commerciali, in particolare verso l’estero. Le esportazioni hanno subito un incremento del 7,8% attestandosi a 43,8 miliardi di euro, mentre le importazioni hanno evidenziato una crescita del 10,3%, raggiungendo i 36 miliardi di euro. Tali dinamiche hanno determinato una ulteriore riduzione del saldo commerciale, che si è attestato a +7,7 miliardi di euro (era stato 7,9 mld nel 2005). Il contributo dell’export regionale alle esportazioni italiane si è attestato a 13,4% nel 2006. Il Veneto mantiene così la seconda posizione nella graduatoria delle regioni italiane, alle spalle della Lombardia (28,4%) e incalzato da Emilia-Romagna (12,6%) e Piemonte (10,6%). Guardando alle destinazioni dei prodotti veneti, l’export è cresciuto in particolar modo verso la Federazione Russa con +26,5% che entra quindi nella “top ten” dei Paesi partner. Osservando invece la provenienza dei prodotti, anche nel 2006 è proseguita senza sosta la scalata della Cina, +32%, che con 2,7 miliardi di euro ha consolidato il secondo posto nella classifica dei principali Paesi di importazione per il Veneto, alle spalle della Germania. Secondo le previsioni, il 2007 sarà ancora un anno di crescita, tanto sullo scenario globale che in ambito veneto. La stima formulata da Unioncamere indica un incremento del PIL attorno all’1,4% per il 2007, più favorevole rispetto a quella di Prometeia che prevede per l’economia regionale una crescita dell’1,2%. Si tratta di previsioni incoraggianti, alla luce delle aspettative che vedono nel Nord-est l’area più dinamica del Paese (+1,6%).