Eravamo soliti pensare ed accusare il centro destra come cementificatore della città di Verona, perché concedeva delle singole autorizzazioni per fabbricati in zone di completamento ed uno dei grandi accusatori era chi scrive queste note, ma debbo ricredermi e chiedere scusa agli amici consiglieri di allora che, talvolta, ascoltandomi, non hanno approvato le proposte della loro Giunta[//]. Non che l’opposizione alla cementificazione fosse sbagliata, per carità, non mi pento, ma vedo che è stato inutile per quanto accade oggi. Mi riferisco, per esempio, allo schema di delibera, che va ora, d’urgenza, in Consiglio Comunale e che prevede la cementificazione di una parte della collina di Parona, in via Monastero, zona a tutti gli effetti agricola, dove per scelta della Giunta, su richiesta di un privato, verrà costruito un albergo di lusso, con piscina, parcheggio e poi chissà! Sta scritto nello schema di proposta che tutto è regolare e conforme alla legge. Supposto che sia così, ed ho dei dubbi, mi sono chiesto se è necessario quell’intervento, in quella zona, e se è socialmente e politicamente utile fare una variante urbanistica ad hoc. Non si era proclamato da tutte le parti del centro sinistra che le colline sono inviolabili e che vanno preservate? Visto che la proposta va in Consiglio Comunale, ciò sta a significare che è una scelta politica e quindi una decisione del centrosinistra, con in testa il Sindaco e anche la componente verde (chissà se esiste ancora!), senza peraltro fare il suo dovere di bloccare il cemento, non solo in città, ma anche sulle colline: e villa Monastero è proprio sulle colline di Verona! Che dire allora di questa Giunta che come sempre, a parole, assicura il rispetto dei diritti dei cittadini, ma a fatti agisce all’opposto?! Questo è un caso, ma chissà quanti altri ne capiteranno e ne saranno capitati, e che non abbiamo rilevato. La Giunta Zanotto sarà ricordata per la cementificazione della città, lo si deduce dall’approvazione in blocco di tutti i Piani di Riqualificazione Urbanistica (PIRU) , “per non perdere tempo” in discussioni inutili su ogni progetto e relativa votazione.Stessa sorte toccherà al PAT? Temo di sì, il 12 aprile è alle porte, con lo scioglimento del Consiglio ed allora si marcia a spron battuto! Noi, però, che siamo ottimisti e fiduciosi, per natura, speriamo che qualcosa cambi e si possa dopo decidere del futuro della città con scienza e coscienza, caratteristiche che attualmente non ci sono in chi ci amministra ed allora aspettiamoci di aggiustare i malanni che ci lasciano se i veronesi saranno saggi.