“Fare le scarpe” per beneficenza
Venticinque calzolai veneti all’opera per beneficenza; una sessantina di colleghi giunti alle Pescherie di Venezia dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna e dal Friuli, per scambiare conoscenze, per vedere dal vivo lavorazioni quasi scomparse, per condividere esperienze; una cornice molto particolare con due regate inedite: quella dei campionissimi di ieri e quella dei campioni di domani. [//] Questa in sintesi la giornata dedicata all’antica arte dei calzolai tenutasi domenica 29 aprile a Venezia. Per un giorno i portici delle Pescherie Vecchie sono diventati una grande bottega all’aperto in occasione della manifestazione “Vi Ri-facciamo le Scarpe” organizzata dal Gruppo Maestri Calzolai della Confartigianato del Veneto in collaborazione con la Provincia di Venezia, il Comune e l’Apt, e la partecipazione di una delegazione di calzolai dell’Unione Provinciale Artigiani Confartigianato di Verona, capitanata dal presidente di categoria Paride Geroli. Gli artigiani presenti, tra i quali anche i veronesi Eugenio Moro, Roberto Ruffino, Remigio Visentini e Maurizio Casali, si sono messi a disposizione del pubblico per riparare scarpe devolvendo i proventi all’associazione dei dottori-clown “Piccolo Principe” presenti nei reparti di pediatria di Mestre e Mirano. “Il nostro è un mestiere poco considerato – ha affermato Geroli, presente alla manifestazione assieme al presidente regionale dei calzolai Sergio Segalin, al presidente nazionale di categoria, Alberto Guastalla, e al presidente regionale di Confartigianato, Vendemiano Sartor – ed è proprio per spiegare l’arte del calzolaio alla gente che prendiamo parte ad eventi di questo tipo. Grazie alla nostra esperienza, solo con un piccolo intervento, riusciamo a far tornare nuova una scarpa che andrebbe buttata via. Al giorno d’oggi prevale l’usa e getta. Ma perché buttare via una scarpa perfettamente calzante che ha bisogno solo di un piccolo intervento?”. Insomma, il mestiere del calzolai gode di ottima salute e punta alla qualità. “Purtroppo – continua il presidente dei calzolai veronesi dell’UPA – sempre più raramente il mestiere viene tramandato di padre in figlio, ma ci sarebbero tanti giovani ancora interessati ad imparare. Però questo è un mestiere che si apprende solo in bottega e non con percorsi di studio”. Il sindaco Massimo Cacciari, che ha espresso pubblicamente tutta la sua simpatia verso il mestiere, sul palco ha premiato i calzolai della “nazionale italiana” che recentemente hanno rappresentato l’Italia a Wiesbaden, in Germania, all’Internationaler Leistungswettbewerb des Schuhmacher–Handswerks ‘07. Si tratta di una manifestazione europea triennale, dedicata all’attività del calzolaio. A coronare una giornata già molto particolare, due regate “storiche” tipicamente veneziane dei campionissimi del remo e delle nuove promesse.