Ater e codice dei contratti pubblici di appalto, forniture e servizi
È in vigore dal 1 luglio 2006 il nuovo Codice dei contratti pubblici con il quale l’Italia si è adeguata alle norme comunitarie in materia di procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture. Abrogando 29 tra leggi, regolamenti e decreti e oltre 100 articoli sparsi su 30 diverse norme, il nuovo Codice è il più recente strumento introdotto in Italia [//]nelle procedure di semplificazione legislativa e di riordino delle regole, riunendo in modo organico tutta la normativa in materia: dagli appalti dei settori “ordinari” dei lavori, forniture e servizi, agli enti che operano nei settori cosiddetti “speciali” come acqua, energia, trasporto e servizi postali. Dopo un lungo percorso di trasformazione iniziato nei primi anni ’90, in seguito alla riforma dell’azione amministrativa di quel periodo, accusata di essere poco efficiente ed autoreferenziale, si è dato avvio allo snellimento dei procedimenti amministrativi secondo regole più flessibili e meno prescrittive, fino ad arrivare, nel 2003, alla legge n. 229 che passa da una strategia di semplificazione ad una di riassetto sostanziale delle materie regolate, riducendo il più possibile l’intervento pubblico. In sostanza la nuova normativa si è resa necessaria per attivare un processo di liberalizzazione e di deregolazione utile al nostro sistema economico per competere in un mercato in crescente evoluzione. Questo Codice rappresenta così un cambiamento di prospettiva nella gestione degli appalti in quato attribuisce valore alla concorrenza nel processo di approvvigionamento pubblico. Tra le novità introdotte dal Codice vi è, ad esempio, l’isituto dell’avvalimento, mediante il quale un’impresa ha la facoltà di partecipare a gare d’appalto facendo affidamento sulla capacità economica e tecnica di un’altra impresa. In tal modo invece di un unico sistema di assegnazione si avranno più sistemi, a seconda della complessità e difficoltà tecniche dell’opera da realizzare. I cambiamenti interessano altresì la realizzazione di sistemi economici rapidi e l’assegnazione dell’esecuzione di opere pubbliche ai privati che potrà avvenire pure attraverso strumenti innovativi, come il dialogo competitivo, gli accordi quadro e i sistemi dinamici di acquisizione. Il Codice dei contratti pubblici disciplina anche il funzionamento delle aste dinamiche del mercato elettronico, rappresentando un notevole passo avanti dal punto di vista culturale di Pubbliche Amministrazioni e imprese che dovranno confrontarsi sempre più con le tematiche della modernizzazione tecnologica, rendendo sia competitiva che organica una materia fin qui regolata da una pluralità di tipologie e di testi normativi. In altre parole, il Codice è lo strumento con il quale il legislatore si propone di innovare i contenuti delle norme regolatrici e, al tempo stesso, di inserire le norme innovate in un quadro preciso e unitario. In tale direzione vanno i recenti codici approvati: il Codice dei diritti di proprietà industriale, il Codice delle assicurazioni, il Codice del consumo o quello dell’amministrazione digitale. E, da ultimo, il Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.