Non è senza rischi per i consumatori l’appuntamento con la completa liberalizzazione del mercato elettrico che scatta dal prossimo 1° luglio. Ne è convinto il presidente dell’Unione Provinciale Artigiani Confartigianato di Verona, Ferdinando Albini, il quale sottolinea “la necessità di garantire alle famiglie e alle Pmi la certezza di scegliere da subito il fornitore di energia sul mercato libero ma, al tempo stesso, di non essere penalizzati nel caso non operassero alcuna scelta”.[//] In tal senso, Albini esprime “preoccupazione circa gli effetti delle aste territoriali ipotizzate per i clienti no-shopping, cioè quelli che, pur potendolo fare, non eserciteranno l’idoneità e restano nel mercato già vincolato. In questi casi, infatti, il passaggio da un fornitore di energia ad un altro per via ‘forzosa’ e inconsapevole da parte del consumatore non stimola la propensione al cambiamento verso il mercato libero”. Secondo Confartigianato è invece “auspicabile attivare un meccanismo che accompagni la transizione al mercato libero e aumenti la consapevolezza di scelta del fornitore legata alle condizioni di offerta, più che agli esiti di un’asta. Inoltre, la necessità di trasferire in così poco tempo il servizio da un fornitore ad un altro produrrebbe certamente inefficienze, tempi lunghi, duplicazioni e difficoltà operative tali da minare la qualità del servizio per i clienti e da aumentare i costi complessivi del servizio”. Per questi motivi il l’UPA Confartigianato di Verona ritiene “utile avviare una fase di accompagnamento al mercato libero degli attuali utenti vincolati, prevedendo un periodo transitorio di 6 mesi per poi, dal 1° gennaio 2008, individuare una serie di misure a tutela dei clienti non-shopping”. Tra gli interventi sollecitati da Confartigianato, l’Authority dell’Energia dovrebbe indicare un prezzo massimo nazionale di riferimento per tutto il mercato al fine di rendere trasparente il meccanismo di formazione dei prezzi sul mercato libero. Dovrebbe essere inoltre definita una data ultima entro cui tutti i titolari di partita IVA siano tenuti a migrare al mercato libero, prevedendo totale simmetria nel rendere disponibili i dati dei clienti verso tutti i fornitori di energia. Necessaria, per Confartigianato, la costituzione di un osservatorio dei prezzi che garantisca trasparenza e confrontabilità delle offerte; oltre alla definizione di un programma condiviso, sotto l’egida dell’Autorità, per verificare il rispetto delle regole da parte di tutti i distributori, e a meccanismi tariffari che incentivino la migrazione dal mercato vincolato al libero e che disincentivino pratiche difensive da parte degli operatori ex monopolisti. Infine, secondo il presidente dell’UPA scaligera, “servono misure per evitare effetti distorsivi a danno dei consumatori anche nel mercato del gas. E’ urgente ed indispensabile provvedere alla separazione tra la proprietà e la gestione delle reti di trasporto e degli stoccaggi, ma anche che l’Autorità dell’energia possa continuare a fissare i prezzi di riferimento”.