CSR: parametri delle imprese socialmente utili
Presso la sede di Unioncamere – Eurosportello del Veneto prima riunione dei tecnici regionali e camerali del Forum Multistakeholder Gian Angelo Bellati: “Servono regole precise, soprattutto a tutela dei consumatori”. [//] L’impegno etico e un comportamento corretto alla base dello sviluppo di un’impresa. Dopo la firma del protocollo d’intesa per la CSR fra Regione Veneto – Assessorato regionale alle politiche dell’istruzione, formazione, lavoro – e Unioncamere del Veneto, presso la sede di Unioncamere – Eurosportello Veneto, si è tenuto il primo incontro del Comitato Tecnico Operativo per la promozione e la diffusione della Responsabilità Sociale delle Imprese (CSR). Al primo appuntamento, che segue l’istituzione del Forum Multistakeholder e la prima Assemblea Generale del marzo 2006, hanno preso parte Gian Angelo Bellati, direttore di Unioncamere – Eurosportello Veneto, Santo Romano, dirigente regionale della Direzione Lavoro, Lara Lupinc, referente per l’ufficio Iniziative Comunitarie Equal e Programmi Speciali, e Lucia Ceccato, referente per la CSR di Unioncamere Veneto. “La nostra Regione, seconda in Italia per ricchezza e produttività dopo la Lombardia e fra le prime in Europa – afferma Gian Angelo Bellati, direttore di Unioncamere – Eurosportello del Veneto – basa la sua forza economica proprio sulle PMI e si confronta quotidianamente con la sfida della competizione nei confronti di Paesi e regioni non solo europee, ma anche extraeuropee. Una sfida difficile soprattutto per la concorrenza sleale che troppo spesso Paesi non europei e soprattutto asiatici stanno attuando nei confronti delle nostre imprese. Pensiamo ad esempio al mancato rispetto delle più basilari regole per la sicurezza nei posti di lavoro, al rispetto dei bambini e delle donne, ai danni all’ambiente e allo sviluppo sostenibile. Diventa quindi importante il concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa ed è auspicabile che ogni impresa, e soprattutto le imprese con stabilimenti fuori dal territorio comunitario, seguano regole precise come quelle che vogliamo definire nell’ambito della RSI. Fondamentale è il rapporto con i consumatori che devono essere adeguatamente informati e devono capire in maniera chiara la differenza fra il prodotto di un’azienda socialmente responsabile e quella che non offre queste garanzie”. L’importanza della CSR è stata sottolineata dalla Commissione Europea che ha inserito il tema della Responsabilità Sociale delle Imprese tra le proprie competenze, invitando tutti gli Stati Membri a promuoverlo nei rispettivi territori. E scopo del Comitato Tecnico, riunitosi per discutere del programma di attività 2007-2008, è quello di promuovere la conoscenza e la diffusione della CSR. Durante i lavori è stato discusso il programma di attività CSR al fine di condividerlo con tutti gli stakeholder del Forum ed allargare la partecipazione veneta alle singole iniziative. Tra i progetti in corso, di notevole importanza è l’individuazione dei Requisiti Minimi per l’impresa socialmente responsabile, vale a dire quell’impresa che integra su base volontaria le preoccupazioni sociali ed ecologiche nelle proprie operazioni commerciali e nei rapporti con le parti interessate. E’ stata tracciata una griglia di riferimento che servirà come base di lavoro per individuare i requisiti di riferimento per ogni area: a) ambiente con riferimento alla raccolta differenziata dei rifiuti, alla riduzione dei consumi per le materie prime, all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e di materie prime riciclate, etc.; b) risorse umane implementando le pari opportunità, l’assunzione di disabili, i programmi di inserimento di neo assunti, le agevolazioni per i dipendenti, le forme di comunicazione interna, etc; c) comunità/territorio con donazioni a favore di organizzazioni e iniziative sociali/ambientali, con investimenti a vantaggio della comunità (cultura, ricerca e innovazione, solidarietà sociale), etc; d) fornitori verificando le certificazioni dei prodotti/servizi e controllando i processi produttivi, etc; e) clienti/consumatori con la pianificazione e lo sviluppo di nuovi prodotti/servizi per le nuove esigenze della clientela, predisponendo attività di analisi, misurazione e verifica della soddisfazione del cliente/consumatore, etc; f) comunicazione facendo conoscere e rendendo fruibili le proprie iniziative, etc; Lo studio sarà improntato sul confronto tra stakeholder, coordinati da Unioncamere, e utilizzerà anche lo strumento del forum on-line – sul portale www.progettoveneto.it – attivato proprio in questi giorni. Durante i lavori si è anche discusso del programma formativo degli operatori intermediari, degli operatori pubblici e degli imprenditori (funzionari camerali, rappresentanti delle associazioni di categorie regionali, rappresentanti sindacali e imprenditori nel settore profit e non profit), proponendo diverse tipologie formative attraverso seminari tenuti da relatori e con testimonianze aziendali oppure attraverso incontri basati sullo scambio e il confronto diretto fra i partecipanti. Per promuovere la cultura e i principi della CSR, sarà attuato uno specifico piano promozionale, presentato anch’esso nell’incontro di oggi, che prevede il coinvolgimento di giornalisti, una campagna pubblicitaria e la realizzazione di materiale divulgativo. “Lo scopo del Comitato Tecnico è anche quello di recepire le proposte e i suggerimenti degli stakeholder sfruttandone l’esperienza maturata in questi anni sul tema della CSR – sottolinea Santo Romano, dirigente regionale della Direzione Lavoro – . Il Comitato si riunirà con una frequenza maggiore rispetto all’Assemblea poiché il suo ruolo è più funzionale e operativo. Il Comitato, infatti, non è solo uno strumento da presentare, ma soprattutto un luogo di confronto per aiutarci a partire subito con le attività più utili al territorio veneto su questa tematica”.