Nucleo Antibracconaggio della Polizia provinciale. Tre blitz in due settimane
Una nuova operazione antibracconaggio è stata compiuta dalla Polizia provinciale nella mattinata di domenica 8 luglio. Il sopralluogo è avvenuto ad Albaredo d’Adige, in località Ca’ del Sette, ed è la terza azione importante condotta nelle ultime due settimane dal Nucleo specializzato guidato dall’ufficiale Daniele Ferraris. Gli agenti della Polizia provinciale hanno perquisito l’abitazione di Albaredo d’Adige in cui un cacciatore deteneva illegalmente uccelli protetti dalla legge e alcune trappole. In totale sono stati trovati 2 pettirossi, 21 fagiani, 2 merli, 2 passere alcune tortore dal collare e 4 cardellini. [//]Oltre agli animali, nell’abitazione del cacciatore, sono state rinvenute e sequestrate 2 trappole per tordi e cesene ed una grossa trappola per fagiani. Gli animali erano detenuti in piccole gabbie e destinati all’impiego come richiami vivi per l’uccellagione. I volatili erano condannati a una vita in cattività, fatta di sofferenze, sevizie e maltrattamenti. Tutti gli uccelli recuperati erano privi di anello irremovibile e dunque detenuti illegalmente. Il venditore è stato denunciato penalmente, mentre gli uccelli e le trappole sono stati sequestrati. Gli uccelli in grado di volare sono stati posti in libertà immediatamente in località idonea. L’operazione si iscrive tra le attività di controllo del territorio nella lotta antibracconaggio per il rispetto delle norme dell’arte venatoria, per arginare i reati legati al mondo della caccia. Un’azione di contrasto per la quale la Polizia provinciale si è avvalsa della collaborazione di una delle guardie giurate volontarie aderenti a Federcaccia. Quella dell’antibracconaggio, non solo venatorio ma anche ittico (soprattutto sul lago di Garda), è una lotta che da qualche mese tutta la Polizia Provinciale ha intensificato e che è condotta in sinergia con le principali associazioni di cacciatori e pescatori. Il Nucleo antibracconaggio è il “fiore all’occhiello” della Polizia provinciale di Verona, guidata dal comandante Davide Zeli. E, nelle ultime settimane, ha collaborato con il Corpo Forestale dello Stato in un’importante operazione disposta dalla procura di Torino su tutto il territorio nazionale. A metà giugno, in Trentino, 3 agenti della Polizia provinciale veronese sono stati chiamati come esperti di esemplari di specie faunistiche protette. Sono state eseguite tre perquisizioni domiciliari in provincia di Trento nelle quali sono stati rinvenuti gli animali oggetto del provvedimento dell’Autorità giudiziaria, sottoposti a sequestro penale. In due delle tre sedi perquisite sono inoltre stati rinvenuti uccelli privi di anelli di identificazione e trappole per la cattura illegale di fauna selvatica. Per tali rinvenimenti si è proceduto al sequestro, penale o amministrativo, e a inoltrare rispettive comunicazioni di notizie di reato alla competente Procura della repubblica di Trento. Terza ed ultima azione antibracconaggio ha portato ad una serie di azioni con la scoperta e la denuncia all’Autorità giudiziaria di deprecabili fenomeni di bracconaggio notturno. La lotta ai bracconieri proseguirà a ritmo incessante anche nelle prossime settimane, allo scopo di arginare completamente un fenomeno divenuto orami deleterio e che fa da eco a livello nazionale.