In merito all’accordo tra Veronafiere, Fiera di Vicenza e Optimist, società vicentina di cui i due enti espositivi detengono pariteticamente l’85% delle quote (il rimanente 15% è di Luciano Coin), il presidente di Veronafiere Luigi Castelletti dichiara: «Stiamo concretamente lavorando per realizzare un polo espositivo macroregionale, nel pieno rispetto dei diversi centri fieristici, delle diverse vocazioni storiche, economiche e territoriali e nell’interesse del tessuto imprenditoriale del Nordest. In coerenza con le politiche della Regione e con le indicazioni più volte espresse dal presidente Galan abbiamo concluso un’operazione molto vantaggiosa per le due società, il cui obiettivo è di rafforzare il ruolo nell’ambito della filiera del lusso per Vicenza e di quella dell’agroalimentare per Verona, la cosiddetta Agrivalley italiana, che con l’acquisizione del Salone del vino novello completa l’offerta di Vinitaly, razionalizza il proprio calendario e crea una vetrina promozionale mondiale per i prodotti di qualità». «Stiamo anche costruendo, seguendo la logica di questa intesa», prosegue il presidente di Veronafiere, «una rete di rapporti con altri soggetti fieristici, nell’ottica di garantire alle imprese il meglio in termini di servizi e prodotti».