Le domande più frequenti che in questo periodo vengono rivolte all’Urp-Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia riguardano le regole per la raccolta dei funghi. Turisti e veronesi vogliono sapere come fare per evitare di incorrere nella sanzione di 33 euro, nel caso in cui si venisse fermati con la raccolta fatta senza tesserino. [//] Il Settore Faunistico-ambientale, guidato dall’assessore Luca Coletto, è l’ufficio a cui la legge Regionale del ’97 ha passato la competenza per il rilascio delle autorizzazioni. Sono 9.000 i veronesi “cercatori ufficiali” di funghi. L’ufficio ricorda quindi che è obbligatorio essere tesserati per svolgere l’attività altrimenti si viene sanzionati dagli agenti della Polizia Provinciale oppure da quelli della Guardia Forestale. Il tesserino di validità quinquennale si ottiene in tempo reale presso il Settore Faunistico di via San Giacomo. Servono una domanda in bollo, una marca da bollo da 14,60 euro e una fototessera. Per il rinnovo la procedura è ancora più rapida e basata un timbro. Una volta ottenuto il tesserino, si è obbligati ad un versamento a seconda delle zone in cui si cercano i funghi: pianura (5, 16 euro per un anno), Baldo oppure Lessinia (versamenti fatti alle Comunità montane e con tariffe giornaliere, settimanali, mensili). Una volta ottenuto tutti i permessi, l’altra regola da ricordare riguarda quantità e giorni di prelievo. E’ ammesso solo un chilo di prodotto a testa, da raccogliere nei giorni di martedì, venerdì e domenica. Norme a cui non sono sottoposti i residenti o i proprietari di terreni, che sono liberi di andare quando vogliono. C’è infine il controllo sui funghi raccolti, che non è effettuato dalla Provincia bensì dall’Istituto micologico e dall’Ulss 20. Il servizio è gratuito in un locale dell’Arsenale nelle mattine di lunedì, mercoledì e sabato.