Edilizia residenziale pubblica: Ater Verona bacchetta enti, associazioni e fondazioni
Niko Cordioli, esprimendo riconoscenza per l’impegno e il sostegno che la Regione ha sempre dimostrato nei confonti delle politiche per la casa, in qualità di presidente dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale di Verona e provincia, non può comunque che essere d’accordo con quanto sostenuto dall’assessore regionale Massimo Giorgetti in merito agli stanziamenti destinati, dall’attuale governo, alla città scaligera per il piano di rilancio dell’edilizia residenziale pubblica, ritenuti inadeguati a risolvere l’emergenza-casa. [//] Cordioli, ringraziando l’assessore Giorgetti per l’interesse e la sensibilità mostrata verso questo tipo di problematiche che investono la città di Verona, ritiene che: “La sensibilità e l’attenzione dell’assessore, probabilmente, nascono dal dialogo costante e dall’ascolto delle esigenze che emergono dai Comuni veronesi. Ed è proprio sul dialogo che vorrei porre l’accento, perché credo sia il punto di partenza per capire come e dove si deve intervenire a Verona per non disperdere le energie. Una migliore e maggiore comunicazione è uno degli scopi principali che mi sono prefissato dall’inizio della mia nomina a Presidente ATER Verona e, per tale motivo, auspico che l’approccio iniziale, avvenuto per esempio con le fondazioni bancarie che operano nel veronese, possa riprendere con vigore, per una proficua collaborazione, al fine di non dissolvere preziose risorse”. Come anche suggerito dall’assessore regionale, continua Cordioli, la situazione sulla necessità della prima casa a Verona potrebbe avvicinarsi ad una risoluzione, se vengono valutate diverse strategie di intervento, come la smobilitazione di determinate aree demaniali, e con l’aiuto dei vari enti, associazioni o privati, si potrebbe procedere celermente e in modo efficace, prima che la situazione a Verona divenga insostenibile.