Banca di Verona, l’assemblea approva la rivalutazione delle azioni e la distribuzione del dividendo
Via libera alle modifiche statutarie in un’assise gremita. Vi sono intervenuti anche Bortolazzi, Albini, Berzacola e Morando.Una massiccia partecipazione di soci e la presenza dei rappresentanti dell’economia veronese hanno caratterizzato l’Assemblea Straordinaria di Banca di Verona che si è tenuta sabato scorso a Veronafiere. I 346 soci presenti, personalmente o per delega, hanno approvato le modifiche statutarie varate dal Consiglio di Amministrazione, volte a creare maggior valore per gli azionisti [//]e ad incrementare la base sociale del 50% entro il prossimo triennio. Da sabato, acquistare azioni di Banca di verona costerà meno e renderà di più. Tra le novità: la distribuzione di un dividendo e la possibilità di acquistare maggiori quantità di azioni, che si rivaluteranno di anno in anno, secondo quanto stabilito dall’istituto, nel rispetto dei limiti fissati dal quadro normativo in materia. “Il contesto socio-economico di oggi è ben diverso da quello in cui operavano le Casse Rurali cinquant’anni fa – è intervenuto il Presidente della Camera di Commercio, Fabio Bortolazzi – quindi plaudo a questa iniziativa ed auguro che la banca sia pronto nel dare assistenza a tutta quella fascia di mercato di piccole e medie imprese e artigiani che oggi è oggettivamente scoperta”. Analogo il commento di Damiano Berzacola, Presidente di Coldiretti Verona che si è soffermato sul ruolo di sostegno della Banca, cruciale per sostenere lo sviluppo delle aziende agricole alle prese con cambiamenti epocali. Assieme ai due rappresentanti dell’economia veronese sono intervenuti anche Fernando Morando, Presidente di Confcommercio Verona, accompagnato dal Presidente dei Giovani di Confcommercio scaligera, Paolo Arena, e Ferdinando Albini, Presidente di Upa Confartigianato Verona. “I soci – afferma il Presidente dell’istituto, Stefano Bianchi – sono il primo focus dell’attività imprenditoriale e sociale delle banche di credito cooperativo che sono nate e operano tuttora a scopo mutualistico. E’, quindi, il rapporto con i soci la nostra caratteristica distintiva: sono i primi beneficiari dei nostri vantaggi, bancari ed extra-bancari e debbono esserlo sempre di più” A dimostrazione che i soci non sono la controparte, ma la parte di Banca di Verona, l’istituto vara il Progetto Soci, un insieme di agevolazioni volte a favorire ancora di più la partecipazione della cittadinanza alla vita aziendale. Una partecipazione che conviene. Maggior rendimento, ristorno, minori spese bancarie, questi dunque i plus che Banca di Verona offre a soci e potenziali soci per meglio far fronte alla propria missione di sostegno e sviluppo del proprio territorio, operando, secondo i principi di mutualità e reciprocità per un maggior numero di abitanti della provincia scaligera. Va da sé, che con questa nuova modalità di partecipazione andrà anche a finanziare crescita patrimoniale. Un’esigenza dettata anche dal rispetto dei rigidi standard patrimoniali fissati da Basilea 2, secondo i quali l’operatività bancaria è legata all’entità del patrimonio su cui gli istituti possono contare.