È Vinitaly India, in programma dal 15 al 17 gennaio, il primo appuntamento promo-commerciale del 2008 per i vini italiani nel mondo (www.vinitaly.com). Si tratta di un momento molto importante per le aziende italiane, che ormai da diversi anni guardano a questo enorme mercato con un’attenzione che aumenta di pari passo con la crescita dei consumi e le nuove opportunità di export. [//] Due le tappe: il 15 a Mumbay, considerata la porta dell’India e il suo cuore economico, ma anche la città dove prendono piede le nuove mode trainate dall’industria cinematografica di Bollywood, e il 17 a New Delhi, la capitale politica, con la presenza del ministro per le politiche agricole Paolo De Castro. Oltre 70 le partecipazioni italiane, contro 50 della scorsa edizione, per due giorni di degustazioni, workshop commerciali e seminari tematici realizzati in collaborazione con Buonitalia. Un migliaio nel 2007 le presenze di sommelier indiani, distributori-importatori, giornalisti e wine lover appartenenti ad esclusivi club. «La presenza di Vinitaly in India è ormai pluriennale – dichiara Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere -, fin dal 2002 con la partecipazione a IFOWS, l’India Food and Wine Show di Mumbay, poi dal 2005 con un evento nel quale abbiamo investito il brand Vinitaly. Abbiamo intravisto prima di altri le potenzialità di questo immenso Paese. La designazione del 2007 come anno dell’Italia in India e quest’anno la presenza del ministro Paolo De Castro in missione diplomatica avvalorano la nostra lungimiranza». «I progetti di internazionalizzazione – afferma il ministro Paolo De Castro – nei quali Veronafiere ha dimostrato massimo dinamismo e partecipazione proseguono speditamente e producono risultati concreti che soddisfano le aspettative di aziende e istituzioni. Auspichiamo che il 2008 sia l’anno di ulteriori passi avanti». I numeri dell’enologia italiana in India parlano da soli: il vino è la prima voce dell’export agroalimentare, un biglietto da visita in grado di evocare uno stile di vita fatto di lusso, qualità, buongusto e capace di spalancare le porte a molti altri prodotti made in Italy. Da quando, nel 2001, l’India ha aperto i suoi confini all’importazione di vino, l’Italia ha visto aumentare il suo export a ritmi elevatissimi, culminati nel +75% del 2006. Anche il 2007 ha confermato il trend, con un rialzo che nei primi 9 mesi dell’anno è stato del 23% in valore e del 21,5% in quantità, pari a 1,1 milioni di euro e oltre 202 mila litri.