E’ stato presentato oggi nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero il contributo della Provincia al progetto “Agricoltura alternativa in Lessinia”.[//] Alla conferenza stampa erano presenti gli assessori alle Politiche montane, Lucio Campedelli, e all’Agricoltura Dionisio Brunelli, il presidente della Comunità Montana, Stefano Marcolini, il dirigente provinciale di Coldiretti Filippo Moroni, oltre ai rappresentanti delle aziende. Il progetto, elaborato dalla Coldiretti di Verona e realizzato attraverso la Comunità montana, prevede un sostegno ad alcune aziende agricole per lanciare prodotti e lavorazioni innovativi rispetto alle consuete lavorazioni della Lessinia. L’assessore Campedelli ha stanziato un contributo straordinario di 19 mila euro alla Comunità montana, che andrà a favore di otto aziende dislocate in cinque comuni della Lessinia (Cerro, Rovere, Boscochiesanuova, Grezzana, Erbezzo). Lo scopo dell’intervento, i cui risultati verranno monitorati per due anni, è di favorire l’attività di trasformazione per gli agricoltori della montagna, che finora si sono caratterizzati solo per l’allevamento e la coltivazione. Il progetto incentiva la produzione alternativa per i piccoli frutti (ribes, lamponi, mirtilli) e le patate a pasta bianca e rossa; si intende sviluppare anche la produzione di carne biologica con punto vendita aziendale, produzione e vendita in azienda di latte e formaggi derivati.

“La Lessinia è da sempre terra di produzione zootecnica e negli anni ’50 aveva anche produzioni di frutta”, ha spiegato l’assessore Campedelli. “A queste produzioni è sempre mancato però il valore aggiunto della trasformazione in loco. Aiutare alcune imprese ad avviare la trasformazione dei prodotti significa renderle più solide rispetto alle dinamiche di mercato. Il nostro obiettivo è infatti quello della rivitalizzazione economica della montagna che vuol dire attenzione non solo alla produzione ma anche alla popolazione, al territorio e ai servizi”.

L’assessore Brunelli ha aggiunto: “E’ doveroso sostenere nuovi percorsi sperimentali nei territori di montagna in particolare per l’agricoltura. Ricordo il fortunato esperimento della fragola di montagna che ha portato a risultati assai lusinghieri ponendo le basi per una preziosa risorsa futura”.

Il presidente Marcolini ha aggiunto: “Siamo già impegnati nel sostegno al marchio del parco, che verrà applicato anche alle produzioni del territorio con l’obiettivo della riconoscibilità al di fuori della comunità. Per questo obiettivo dobbiamo riuscire insieme ad abbinare realtà economiche, sviluppo, territorio”.

Filippo Moroni della Col diretti ha concluso: “Tipicizzare il prodotto per recuperare saperi e sapori è una scelta imprenditoriale che non cambia l’agricoltura, ma si avvale di un approccio diverso”.