Un Manifesto per Verona, contro la sua decadenza
Questa settimana, non essendoci “nulla di nuovo sotto il sole veronese” da analizzare, perché tutto è fermo e chissà che cosa accadrà in vista delle elezioni politiche, mando un piccolo “manifesto” ai miei lettori, perché vorrei sapere da loro se ne condividono il contenuto e la finalità per il bene di Verona e magari vi aderiscono, dando così il segno che Verona non è insensibile a tutto, ma sa anche pensare. “Siamo un gruppo di cittadini veronesi che si è costituito spontaneamente dopo aver appreso del pesante attacco portato alla nostra città da un quotidiano inglese. [//]Mentre si associa convintamene alla reazione dei responsabili delle civiche amministrazioni e di altri comuni cittadini nei confronti di accuse ingenerose e di plateali esagerazioni, riteniamo doveroso sottolineare che: Non ci dispiace che le vie di Verona non siano più occupate da venditori ambulanti di cianfrusaglie e di oggetti falsificati e da una mendicità spesso anche aggressiva, ma riteniamo che Verona debba mantenere la sua caratteristica secolare di città ospitale nei confronti di tutti gli stranieri, anche i più derelitti, evitando episodi di intolleranza ed espressioni anche verbali che confinano con il razzismo. Siamo contenti se luoghi di incontro di immigrati che possono essere ricetto di elementi dediti alla microcriminalità siano attentamente sorvegliati per impedire possibili reati, ma rifiutiamo ogni eventuale tipo di discriminazione nei confronti dei “diversi” per etnia, religione, costumi personali, e chiediamo che pari rigore preventivo e successivo sia esercitato nei confronti di gruppi locali. Ci fa piacere che il recente boom edilizio abbia portato alla disponibilità di nuove case, con il concomitante effetto di una riduzione dei loro prezzi per acquisto e affitto, ma riteniamo importante assicurare abitazioni vivibili e a costi popolari sia alla popolazione veronese non agiata che agli ospiti regolari che forniscono lavoro e chiedono dignità. In pari tempo, riteniamo necessario mantenere ed anzi incrementare le attuali zone a verde pubblico, che costituiscono un bene irrinunciabile della città. Siamo lieti che siano studiate nuove forme per potenziare il turismo culturale che vede Verona ad uno dei primi posti in Italia, ma chiediamo che queste iniziative non contrastino la valorizzazione del grande e spesso sconosciuto agli stessi veronesi patrimonio culturale della città. Valutiamo come importante il riordino e l’effettivo potenziamento di tutte le iniziative pubbliche nel settore del sociale, ma riteniamo ancora più significativa la valorizzazione di tutte le iniziative di volontariato che hanno caratterizzato nei secoli Verona e continuano oggi a farne una delle comunità civili più solidali non solo in Italia ma nel mondo.”