Cantine Riondo: Abele Casagrande è il nuovo d.g.. Fatturato a 5 milioni; nuovo piano di investimenti per la spumantistica di qualità
Cambiamento ai vertici aziendali di Cantine Riondo di Monteforte d’Alpone, acquistata a fine 2006 per il 50% dalla Cantina di Colognola e per il 50% dalla Cantina dei Colli Berici. Col nuovo anno infatti la direzione dell’Azienda, specializzata nella spumantistica di qualità, da Corrado Cavallo passa ad Abele Casagrande, enologo, [//]con una lunga esperienza sia nel campo produttivo che in quello commerciale. Abele Casagrande, nato a Mareno di Piave nel 1961 e diplomato all’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano, nel 1981 inizia a lavorare alla Cantina di Montecchia di Crosara come enologo e a partire dal 1992 ne diventa direttore generale, carica che mantiene per i successivi 12 anni. Durante la direzione generale della Cantina di Montecchia contribuisce in maniera significativa alla costituzione del Consorzio di Tutela Vini Lessini Durello, del quale rimane presidente dal 1997, anno della sua fondazione, fino al 2004. Nel settembre dello stesso anno Casagrande diventa amministratore unico della Seiterre, realtà produttiva e commerciale nel settore vitivinicolo, attiva in Veneto, Trentino, Toscana e Piemonte, curandone in prima persona marketing e sviluppi commerciali. «Cantine Riondo – spiega Abele Casagrande – vive oggi un momento di grande vitalità e di forte crescita, quale risultato della buona gestione degli ultimi anni. Mi pongo come primo obbiettivo dunque di completare il lavoro che il mio predecessore, Corrado Cavallo, ha impostato secondo la logica delle sinergie produttive e commerciali che nel 2006 hanno portato agli accordi con la Cantina di Colognola e con la Cantina dei Colli Berici». Cantine Riondo, forte della partnership creata con l’azienda veronese e quella vicentina, ha chiuso il bilancio 2007 in maniera molto positiva, con un fatturato in crescita del 50% superando la soglia dei 5 milioni di euro. Si prevedono novità dal punto di vista produttivo. «Per quanto riguarda i consumi – spiega ancora il direttore generale – stiamo assistendo ad un vero e proprio boom degli spumanti: si tratta di un’opportunità che va assolutamente colta. A tal proposito intendiamo differenziare la produzione e oltre ai nostri spumanti di tendenza puntiamo a lanciare sul mercato nuovi vini spumanti e frizzanti. Al “Millesimato” spumante charmat, uscito per la prima volta lo scorso anno, seguiranno presto un altro spumante metodo classico e un Garda doc frizzante. Verrà infine rinforzata anche la gamma dei vini fermi con prodotti che rappresentino la nostra zona di produzione». Continuità su tutta la linea per quanto riguarda la ristrutturazione aziendale iniziata nell’ultimo anno. «Entro l’anno – conclude il direttore – sarà operativo il nuovo magazzino e i nuovi locali destinati ad ospitare la parte amministrativa e commerciale dell’azienda. Successivamente è in previsione il rifacimento della linea di imbottigliamento. Si tratta di grandi investimenti in termini di capitali che però costituiscono un passaggio obbligato per raggiungere gli ambiziosi obbiettivi di mercato che ci siamo preposti».