Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave, entra nel Cda del Centro Vini Passiti
Arturo Stocchetti, Presidente del Consorzio Tutela Vini di Soave, dallo scorso 21 febbraio è entrato nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Centro Nazionale Vini Passiti, voluta dell’Associazione Nazionale Città del Vino. Accanto a Stocchetti, già impegnato dal 2007 nel Comitato Esecutivo di FEDERDOC, [//]saranno operativi in veste di consiglieri Gianluigi Orsolani, dell’Azienda Vinicola Orsolani di Caluso e Maurizio Buffi, Sindaco di Montalcino. La Presidenza della Fondazione è stata affidata a Filippo Antonelli, produttore e Presidente del Consorzio di Tutela del Sagrantino di Montefalco, che già ricopriva la carica di Vicepresidente nel precedente Cda. Antonelli va a sostituire il dimissionario Emilio Pedron, Presidente Consorzio Tutela Vini Valpolicella e Amministratore Delegato del Gruppo Italiano Vini. La vicepresidenza è invece andata a Giuseppe Lo Re, Presidente del Consorzio di Tutela dei Vini di Pantelleria e Amministratore delle Vinicole Miceli. Gli scopi della Fondazione Centro Nazionale Vini Passiti sono quelli di promuovere e valorizzare la qualità e la conoscenza dei vini passiti italiani. Tra i principali obbiettivi che essa si pone vi è il censimento di tutti i vini passiti italiani; la realizzazione di un archivio multimediale sui territori vitivinicoli di produzione dei vini passiti italiani; il miglioramento delle tecniche di produzione e di conservazione dei vini passiti. La Fondazione si avvale anche di un comitato tecnico scientifico, presieduto dal prof. Attilio Scienza, Ordinario di Viticoltura presso il Dipartimento di Produzione Vegetale della Facoltà di Agraria dell’Università di Milano. L’ingresso di Stocchetti all’interno della Fondazione sottolinea la crescente importanza che la produzione di Recioto di Soave, prima Docg del Veneto, riveste oggi per la denominazione. In base ai dati congiunti delle Camere di Commercio di Verona, Vicenza, Padova e Treviso, risulta che la produzione totale media di vini dolci passiti del Veneto si attesti sui 2 milioni di bottiglie a fronte di un valore complessivo, franco cantina, che sfiora i 20 milioni di euro. Tra le produzioni venete il primato, in termini quantitativi e di valore, spetta alle produzioni veronesi: il Recioto di Soave Docg e il Recioto della Valpolicella, al netto del fenomeno Amarone, coprono da soli il 70% dell’intera produzione dei vini Doc passiti del Veneto, per un valore complessivo di circa 14 milioni di euro. In particolare cresce la produzione di Recioto di Soave Docg che dai 2044 quintali di uve messe in appassimento nel 1998 ha superato la soglia dei 5000 quintali di uve di quest’anno.