Nella settimana in corso, come nella precedente, i livelli nell’aria del particolato atmosferico PM10 e PM2.5 rilevati dalla Rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria di ARPAV continuano a evidenziare in tutto il territorio regionale concentrazioni elevate, superiori al valore limite di riferimento (50 microgrammi/m3 come media su 24 ore da non eccedere più di 35 volte all’anno). [//]
Stato attuale. L’analisi dell’Osservatorio Regionale Aria di ARPAV mette in luce come la criticità della situazione si sia leggermente attenuata rispetto ai valori massimi rilevati in numerose stazioni nei giorni 20 febbraio e 24 febbraio, che in alcuni casi avevano registrato concentrazioni superiori a 200 microgrammi/m3 di PM10. Nelle stazioni delle province di Padova, Treviso e Venezia è stato osservato un incremento dei livelli nella giornata del 26 febbraio ed una corrispondente diminuzione il giorno successivo, mentre a Verona si era notata la tendenza opposta. Fanno eccezione le stazioni di monitoraggio nella parte montuosa della regione (Belluno e Feltre), che mostrano un andamento tendenzialmente stabile attorno a 110-120 microgrammi/m3 di PM10, e la stazione di Bassano del Grappa (VI), in cui i livelli sono chiaramente in diminuzione. In questo periodo, come negli anni scorsi nel mese di febbraio, diverse aree urbane hanno registrato il superamento dei 35 giorni non consecutivi consentiti dalla normativa (il valore limite è di 50 microgrammi/m3 per le polveri PM10). La situazione corrisponde a quanto avvenuto negli anni scorsi caratterizzandosi come un fenomeno tipicamente invernale strettamente connesso alle condizioni meteorologiche di stabilità atmosferica. Le nebbie, le calme di vento e le basse temperature hanno impedito agli inquinanti di disperdersi nello strato di rimescolamento dell’aria che è stato compresso al suolo facendo diminuire la quantità d’aria in cui si possono diluire gli inquinanti.
Previsione. Il Centro Meteorologico di Teolo-Dipartimento Regionale della Sicurezza del Territorio di ARPAV prevede per i prossimi giorni un rinforzo dei venti per buona parte del fine settimana e il transito di una perturbazione atlantica per le giornate di martedì 4 e mercoledì 5 marzo. Tale evoluzione determinerà condizioni meteorologiche sfavorevoli all’accumulo degli inquinanti in atmosfera e con buona probabilità potrebbe generare condizioni favorevoli alla loro dispersione, risultanti in una diminuzione dei livelli di particolato atmosferico.