Nuovo accordo tra Aeroporto, Camera di Commercio e AMT L’aeroporto Valerio Catullo, la Camera di Commercio e AMT hanno dato ufficialmente avvio a un nuovo progetto per la mobilità integrata di Verona. Lo studio si fonda su un accordo stretto tra gli enti direttamente interessati allo sviluppo di un sistema più razionale ed evoluto di trasporto, in grado di collocare la città in uno standard nordeuropeo di mobilità. [//]Il piano si avvale della collaborazione di Transmit – Centro studi dell’Università di Verona – incaricato di un’analisi di prefattibilità degli interventi, di valutazione dei costi, di un futuro collegamento delle opere locali al sistema metropolitano regionale. Il piano di integrazione dei trasporti prevede sia la realizzazione di interventi infrastrutturali di collegamento metropolitano tra i punti nevralgici dell’economia locale, sia una nuova prospettiva di localizzazione e di uso dei parcheggi scambiatori. Con questo piano, l’aeroporto assume un ruolo determinante per la futura mobilità metropolitana. Il progetto prende il via dal Valerio Catullo, realtà in crescita e punto di incontro dei Corridoi Uno e Cinque della viabilità europea e dei transiti autostradali di A4 e A22.
Prossimamente – ha anticipato il presidente Fabio Bortolazzi – “tale centralità verrà ulteriormente sottolineata dalla nascita del casello autostradale dell’aeroporto che crea una corsia facilitata di accesso allo scalo dalle quattro direttrici. A questa opera, per la cui realizzazione la Catullo sta lavorando da tempo in accordo con Autobrennero, sarà collegato un grande parcheggio scambiatore, in zona limitrofa allo scalo”. Il suo scopo è di fare da collettore del traffico in entrata in città. Al vaglio inoltre, accanto alle altre forme di interconnessione, la possibilità di un collegamento attraverso un people mover elettrico su monorotaia. “Tale sistema – ha spiegato il direttore centrale dell’area tecnico operativa del Catullo, Antonio Zerman – permetterebbe una connessione frequente e veloce tra l’aeroporto e i diversi poli di attrazione tra cui la Fiera, il Quadrante Europa, la stazione ferroviaria e il centro storico, permettendo anche di servire il traffico locale di alcuni quartieri della città”. L’obiettivo del progetto di mobilità integrata – ha precisato il presidente Bortolazzi – “non è semplicemente quello di sommare tra di loro nuovi collegamenti viari utili ai diversi enti. Si tratta di fare un passo in più: di garantire la sostenibilità finanziaria attraverso un uso condiviso dei corridoi di mobilità e dei punti di sosta”. Con una programmazione adeguata tra Fiera e aeroporto, è ad esempio possibile arrivare a livellare i diversi flussi stagionali, assicurando un rendimento continuo delle infrastrutture. “Lo schema integrato di trasporto e di sosta – ha sottolineato il presidente AMT, Massimo Mariotti – risulta utile tanto ai cittadini quanto alle imprese, tanto all’economia quanto alla qualità della vita: rende più facile il ricorso ai mezzi pubblici per gli spostamenti, alleggerendo la pressione dell’inquinamento sul centro e sui quartieri cittadini; rende più fluida e veloce l’interconnessione tra Fiera, centro storico, Quadrante Europa, aeroporto, sedi amministrative e commerciali”. Il progetto ha trovato il consenso del presidente di Veronafiere Luigi Castelletti, che ha mostrato deciso interesse per ogni miglioramento della viabilità e delle opportunità di sosta, chiedendo “tempi veloci nel passaggio dalla diagnosi alla realizzazione concreta”. Positiva anche la risposta del presidente della Provincia Elio Mosele e quella dell’assessore regionale Massimo Giorgetti che ha ricordato come, sulla stessa linea, la giunta veneta stia lavorando allo studio di fattibilità per l’allungamento verso est, verso Verona, del sistema metropolitano regionale. All’incontro – condotto da Fabio Bortolazzi, dal vicepresidente di Transmit Prof. Cesare Surano e dal presidente AMT Massimo Mariotti – erano presenti anche l’assessore ai trasporti, mobilità e traffico della Provincia Alberto Martelletto, il direttore generale di Autobrennero, Massimo Cetto, il presidente di VeronaMercato, Riccardo Caccia e l’assessore comunale agli Enti partecipati, Sandro Sandri.