Basta un click sul computer e Vinitaly apre ai trader di tutto il mondo e alle aziende vitivinicole espositrici nuove opportunità di business. Si chiama Buyer’s Club ed è il servizio di matching on line attivo dal 2006 in un’area riservata agli espositori sul sito www.vinitaly.com che permette agli operatori, già prima della fiera, di entrare in contatto con aziende altrimenti poco visibili, conoscerne l’offerta e fissare appuntamenti [//]da realizzare negli stand durante la permanenza nell’ambito della rassegna a Verona. Agli espositori la proposta è piaciuta, tanto che nel giro di tre edizioni di Vinitaly il numero di coloro che hanno usufruito di tale servizio è cresciuto di quasi l’80%.

Nel 2006 le aziende iscritte erano 462, l’anno scorso 695, mentre quest’anno sono arrivate a quota 823. Chi decide di partecipare inserisce una scheda aziendale e della propria offerta, che diventa un utile strumento di consultazione per chi cerca nuovi fornitori. I buyer autorizzati sono solo quelli che Vinitaly seleziona appositamente, così da garantire l’affidabilità del contatto. Nel 2007 praticamente tutte le aziende iscritte al servizio sono state “visitate” su internet per un totale di 2.726 schede visionate; gli appuntamenti fissati via e-mail sono stati 214, ma molti, come risulta dall’indagine effettuata sugli operatori stranieri che hanno utilizzato il Buyer’s Club, sono andati direttamente agli stand delle aziende che più li hanno interessati.

«In 42 anni di attività – dice il presidente di Veronafiere Luigi Castelletti – Vinitaly ha avuto come mission quella di dare servizi al sistema produttivo vitivinicolo, lavorando su più fronti per dare loro opportunità commerciali concrete». Il servizio ha permesso anche ad aziende di medio-piccole dimensioni (in ettari e fatturato) di attrarre l’interesse di acquirenti americani, canadesi, indiani, ungheresi, turchi, brasiliani, svizzeri, spagnoli, israeliani, messicani, inglesi…ed esportare direttamente in Paesi altrimenti difficilmente raggiungibili solo con le proprie forze.

«Da semplice vetrina siamo diventati piattaforma di lancio per l’export, sia con iniziative promozionali all’estero con Vinitaly World Tour i Cina, Russia, India, USA e Russia, sia con focus di approfondimento per interpretare i mercati, sia richiamando a Verona un grande numero di trader stranieri», evidenzia Giovanni Mantovani, direttore generale. Anche l’utilizzo delle nuove tecnologie, come è appunto il web, è stata una scelta tesa a offrire un nuovo servizio per facilitare l’incontro one to one in una manifestazione che nell’edizione 2007 ha registrato la presenza di quasi 38 mila visitatori professionali stranieri da 101 Paesi su un totale di 145 mila presenze.