Tavolo tecnico zonale antismog Assessore Coletto: “Fra 14 mesi i comuni della cintura adotteranno misure strutturali” Stamattina in Loggia Frà Giocondo si è tenuta la riunione del Tavolo tecnico zonale con i rappresentanti dei Comuni veronesi della cintura metropolitana. A convocarla è stato l’assessore all’Ecologia Luca Coletto per decidere dell’accordo sulle misure antismog.[//]
Entro un anno e due mesi da oggi, quindi, i Comuni che hanno votato, e quindi aderito all’accordo, realizzeranno i Piani di azione per il risanamento della qualità dell’aria in collaborazione con i tecnici Arpav, Ulss e università di Trento. All’incontro erano presenti i rappresentanti dei comuni di Verona, Bussolengo, Buttapietra, Castel d’azzano, Castelnuovo del Garda, Grezzana, Lavagno, Negrar, Pescantina, S Ambrogio, S. Giovanni Lupatoto, S Martino, S. Pietro Incariano, Sommacampagna, Sona, Valeggio.
Il raggruppamento di questi comuni rappresenta 500 mila degli oltre 800 mila residenti veronesi. Erano inoltre presenti: Barbara Intini per l’Arpav, Massimo Valsecchi Ulss 20 e Maurizio D’Agostini Ulss 21. La Provincia ha stanziato 54 mila euro per finanziare lo studio dei docenti dell’università di Trento. I Comuni raccoglieranno i dati necessari per avere una rappresentazione dettagliata del loro territorio (Piani del traffico, centri di pressione atmosferica, presenze industriali, eccetera), poi insieme con i tecnici Arpav, Ulss e dell’università verranno predisposte le misure di risanamento. “E’ il più grande coordinamento di esperti mai realizzato finora”, ha detto l’assessore Coletto. “La lotta allo smog si vince solo se si agisce su macroaree e insieme.
E’ merito delle azioni comuni decise dal Tavolo zonale se, in fatto di polveri sottili, si è passati in due anni da 22 sforamenti a 146 del 2007. Ogni comune darà la fotografia sulla situazione dell’inquinamento e insieme si decideranno le misure strutturali più efficaci. E’ solo la filiera che darà risultati significativi, ricordo però che per avere la meglio sull’inquinamento atmosferico servono misure strutturali, ma queste richiedono finanziamenti che competono allo Stato o alle Regioni. La Regione Veneto, invece, da due anni non ha dato alcun finanziamento per le azioni antismog”.