L’assessore alle Politiche per l’agricoltura Dionisio Brunelli ha chiesto con una lettera al presidente della Regione del Veneto, lo stato di calamità naturale per la totale perdita di raccolto e per i gravi danni arrecati alle aziende agricole dalle avverse condizioni atmosferiche dei mesi di maggio-giugno. [//]

In particolare, il clima piovoso in coincidenza della raccolta delle ciliegie ha provocato vari danni che, per alcune aree, ha comportato la completa perdita del prodotto. Nello specifico il nubifragio delle ore 17 del 5 giugno ha coinvolto i Comuni di Marano di Valpollicella e di Negrar compromettendo non solo il raccolto delle ciliege, ma pregiudicando anche la raccolta del fieno e producendo smottamenti e crolli di muri a secco.

“Ricordiamo – ha detto l’assessore – che nella vallata questa coltura è tradizione e risorsa. Penso sia fondamentale la richiesta di calamità naturale per ottenere un aiuto concreto dalla Regione e, in ogni caso, faremo quanto è nelle nostre possibilità per venire incontro ai produttori così danneggiati”.

Dolci e sode, le ciliegie della Valpolicella sono apprezzate anche all’estero. Le varietà più antiche sono la Mora di Verona, la Mora della Punta e la Durona, cui in tempi recenti si è aggiunta la Stella. Sono cultivar a bacca rossa, di buona compattezza. Si raccolgono a maturazione e sono destinate prevalentemente al consumo fresco. Il mercato cerasilico di San Pietro in Cariano è la prima realtà commerciale del Nord Italia in questo settore, seconda, a livello nazionale, solo a Vignola. Il maltempo ha creato una situazione critica che ha praticamente privato di qualsiasi ricavo i produttori, che sono in gran parte soci di una cooperativa locale.