Mari, monti, laghi e, ovunque, belle mostre. Ad agosto per chi voglia di lustrarsi gli occhi e mettere in moto il cervello davanti ad un bel quadro o in un bel museo, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Guida pratica e consigli per chi ama l’arte.[//]

Cominciamo dalla Sicilia dove, ad Acireale (Galleria del Credito Siciliano) è allestita una mostra fotografica da non perdere. Si intitola “Dopo la Sicilia” e presenta l’interpretazione recente che dell’isola hanno dato grandi maestri della fotografia italiani ma anche di altri paesi e continenti.

In Calabria, a Catanzaro, la stagione è perfetta per ammirare uno dei più interessanti fra i nuovi centri italiani per l’arte contemporanea, il MARCA- Museo delle Arti di Catanzaro. All’interno, la mostra “Mimmo Rotella. Lamiere”, le installazioni di Paola De Pietri, Flavio Favelli, Davide Rivalta e le splendide opere del territorio in Pinacoteca.

Nel cuore verde d’Italia, l’Umbria, prosegue la grande retrospettiva dedicata a Pintoricchio (alla Galleria Nazionale dell’Umbria e a Spello), così come “Pintoricchio al Corso”, piccola e raffinatissima mostra allestita a Perugia, in Palazzo Baldeshi.

In Romagna, dopo un bel bagno, perché non godersi “Exempla. La rinascita dell’antico nell’arte italiana da Federico II ad Andrea Pisano” (Rimini, Rocca Malatestiana), mostra straordinariamente raffinata allestita negli spazi di grande suggestione del castello cittadino dei Malatesta. Per chi ha scelto la calma dell’Appennino, da non perdere, a Modigliana, cuore della Romagna Toscana, la interessantissima mostra “Amedeo Modigliani e il segno di Silvestro Lega” (Modigliana, Forlì, ex Chiesa di San Rocco e San Sebastiano). Si scoprirà così che oltre ad aver dato i natali a Lega, questa cittadina ha dato origine e nome ai Modigliani.

Due appuntamenti curiosi e di sicura qualità in Piemonte. A Caraglio, nell’ex Filatoio settecentesco, la mostra “Pop Design. Fuori luogo, fuori scala, fuori schema”, interessante e divertente (cosa che non guasta). A Saluzzo, merita una visita attenta l’originale esposizione “MANUfatto. ArtigianatoComunitàDesign” nei ritrovati spazi della Castiglia.

Ecco tre proposte per chi ha scelto i due grandi laghi: chi soggiorna sul Lago Maggiore non può assolutamente perdersi, in Palazzo Borromeo all’Isola Bella, il nuovo percorso di visita che comprende la mitica Sala del Trono e la straordinaria Pinacoteca dell’Ala Berthier. Sulla sponda lombarda, alla Rocca di Angera, “Il Paradiso in terra. I giardini medioevali alla Rocca Borromeo”, punto di avvio di un itinerario nella storia del giardino che propone anche il giardino all’italiana dell’Isola Bella e quello romantico all’inglese dell’Isola Madre.

Chi si gode il Garda, a Verona ha l’opportunità ed il piacere di ammirare una mostra-gioiello, quella dedicata al maestro, pittore e miniatore, Girolamo dai Libri allestita, con grande eleganza, in Sala Boggian a Castelvecchio. Di gioielli, stavolta nel senso letterale del termine, tratta anche la sorprendente mostra “Gioielli d’autore.

Padova e la scuola dell’oro” presentata in Palazzo della Ragione. Occasione oggettivamente preziosa per scoprire il meglio del gioiello contemporaneo. Mostra nella mostra quella dedicata alle creazioni orafe intorno a Palladio. Ancora a Padova, ma stavolta nella Pinacoteca dei Civici Musei (accanto alla Cappella degli Scrovegni), si può ammirare la restaurata Pala del Romanino, una delle opere più celebri ed importanti delle raccolte civiche.

Ben 4 proposte in Friuli Venezia Giulia, una per ciascuna provincia: a Trieste è fresca di inaugurazione “Il Medioevo a Trieste”, occasione per ammirare il riaperto Castello di San Giusto e proseguire poi lungo originali itinerari cittadini; a Gorizia, un maestro delle Secessione, Josef Maria Auchentaller “scopritore” della vicina Grado, figura tutta da scoprire (Musei Provinciali di Palazzo Attems-Petzenstein); ad Udine, alla GAMUD, Giovanni Frangi con “Pasadena” serie molto intensa di opere grafiche che l’artista milanese ha dedicato ad uno dei grandi giardini della città americana. Infine a Pordenone, doppia proposta: “Contaminazioni”, i “reperti del futuro” di Elio Armano presentati, in un suggestivo gioco tra contemporaneo e archeologia, al Museo Archeologico del Castello di Torre, mentre nel paese e nella casa natale, San Lorenzo di Arzene, le celebrazioni per Henry Bertoia prendono il via con una mostra-dossier intitolata “Tra ferro e aria. Herry Bertoia, 1915 – 1978”.

Dal Friuli al Trentino dove a Trento il Castello del Buonconsiglio propone, oltre alle sue collezioni ed a suoi magnifici ambienti, due mostre di grande livello: “Rembrandt e i capolavori della grafica europea” e “Rinascimento e passione per l’antico. Andrea Riccio e il suo tempo”, imperdibili e preziose.

Infine la Lombardia. In attesa della ormai imminente retrospettiva su Schifano che coinvolgerà ben tre sedi (Galleria del Credito Valtellinese, Fondazione Stelline e Brera), chi non l’ha già fatto non interponga altro tempo per ammirare le meraviglie esposte nel nuovo Museo del Duomo di Monza, ricchissimo e meravigliosamente allestito.

I consilgi “artistici” sono dello Studio Esseci (www.studioesseci.net)