L’11 e 12 ottobre quarto appuntamento de «I tesori “sconosciuti”» I Canossa: il Monastero di Polirone. [//]
Il quarto appuntamento de “I tesori sconosciuti” è previsto per sabato 11 e domenica 12 ottobre nel territorio di San Benedetto Po. La manifestazione è promossa congiuntamente dall’assessore ai Beni Ambientali della Provincia di Verona Laura Poggi e dall’assessore al Turismo e alla Cultura della Provincia di Mantova Roberto Pedrazzoli.
Protagonista di questa quarta uscita sarà dunque il territorio mantovano con un appuntamento dedicato al Monastero di Polirone, una struttura voluta dai Canossa, antica potente famiglia feudale. L’itinerario è realizzato in collaborazione con il Comune di San Benedetto Po, la Parrocchia di San Benedetto Abate, la Pro Loco “Teofilo Folengo” di San Benedetto Po, il Comitato per le celebrazioni del Millenario Polironiano, i Produttori e Ristoratori locali e il Gruppo volontario di Protezione Civile di San Benedetto Po.
Le visite guidate si svolgeranno nella Basilica Abbaziale e nella Biblioteca Monastica nei pomeriggi del sabato e della domenica con due turni alle ore 15 e alle 16.30, mentre la domenica mattina, alle ore 11, si potrà visitare l’Infermeria Monastica.
Il complesso benedettino, fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa, nonno della Contessa Matilde, è uno straordinario e articolato insieme di edifici situati al centro del paese di San Benedetto Po. Oltre duemila anni di storia sono sedimentati nelle strutture di questo complesso monumentale, che conserva i luoghi caratteristici del monastero: i chiostri, il refettorio, l’infermeria, le immense cantine, i dormitori dei monaci e gli appartamenti per gli ospiti di riguardo.
Il gioiello artistico del complesso monastico è la Basilica Abbaziale, ristrutturata a partire dal 1540 da Giulio Romano; il geniale architetto, che all’epoca lavorava a Mantova per i Gonzaga, riuscì nel non facile compito di conferire all’edificio una veste nuova e splendida. Di grande interesse anche il Chiostro dei Secolari, destinato a foresteria di poveri e pellegrini al pianterreno mentre il piano superiore era riservato agli ospiti di riguardo. Nel lato nord si potrà visitare lo scenografico scalone seicentesco, e da questo accedere all’appartamento dell’Abate, all’infermeria vecchia, alle celle-dormitorio dei monaci e alla Biblioteca monastica edificata tra il 1790 e il 1797 dall’ultimo abate, Mauro Mari. Di pregio sono anche: il Chiostro di San Simeone, in stile tardo gotico con affreschi del cinquecento che illustrano le Storie di San Simeone; la sala del Capitolo, vero e proprio centro direttivo del cenobio, dove giornalmente si riunivano i monaci e periodicamente venivano ospitati i capitoli generali; il Chiostro di San Benedetto, adiacente alla basilica.
Sulla piazza principale del paese si affaccia il Refettorio grande, risalente al 1478, che conserva al suo interno una parete interamente affrescata da Antonio Allegri detto il Correggio; attualmente, e fino all’11 gennaio 2009, è sede della mostra “L’Abbazia di Matilde. Arte e storia in un grande monastero dell’Europa benedettina”.
L’Infermeria risale ai primi del Cinquecento e venne poi rimaneggiata al piano superiore nel Settecento. Questa struttura, come accaduto anche per il resto delle fabbriche monastiche, è stata adattata nel tempo agli usi più diversi, come testimonia la ciminiera installata nel cortile. Di notevole interesse anche i sotterranei dell’edificio, comunicanti con quelli dell’adiacente refettorio ed oggi visitabili; si tratta delle cantine del monastero, che potevano ospitare fino a cento carri di vino.
Per conoscere l’enogastronomia del territorio, al termine delle giornate (indicativamente alle ore 18) è prevista all’interno del Chiostro dei Secolari una degustazione con vendita di prodotti tipici locali: formaggi, salumi, vini, dolci a cura dei produttori locali (5 euro). Inoltre, per il pranzo della domenica si sono costituite delle convenzioni con i seguenti ristoranti (disponibili anche per le cene di sabato e domenica – si raccomanda la prenotazione) che propongono ai partecipanti il menu matildico (salame mantovano, sorbir di cappelletti, tortelli di zucca, parmigiano reggiano con mostarda, sbrisolona, lambrusco mantovano doc a 23€- si raccomanda la prenotazione): Ristorante “Al Caret” (0376 612141), Ristorante “L’Impronta” (0376 615843), Trattoria “Martinella” (0376 615532), Ristorante “Scacciapensieri” (0376 620815), Ristorante “Vecchio Cornione” (0376 612121).
Per raggiungere i luoghi di visita in entrambe le giornate è previsto un servizio di pullman coordinato da Provincia di Verona Turismo. Il servizio di trasporti parte da Verona (presso il parcheggio di via Galliano adiacente a Porta Palio) alle 13,30 il sabato e alle 9,30 la domenica. Il costo del biglietto è di 3 euro. È obbligatoria la prenotazione, entro il giovedì precedente le giornate di manifestazione, da comunicare all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) della Provincia di Verona telefonando al n° 045 9288605 o allo IAT Verona (piazza Brà) al n° 045 8068680. Per chi usufruirà del servizio pullman sarà possibile aderire alla proposta gastronomica per il pranzo della domenica direttamente al momento della prenotazione del mezzo di trasporto.
Per ulteriori e più dettagliate informazioni visitare il sito web della manifestazione (www.tesorisconosciuti.it).