“Le misure contenute nel pacchetto predisposto dal governo vanno nella giusta direzione, ma possono essere ulteriormente migliorate. L’attività delle associazioni territoriali di Confindustria ha consentito di portare le esigenze delle piccole imprese all’attenzione dall’esecutivo, che ha recepito e accolto le nostre indicazioni, volte a rendere le aziende italiane più competitive e in grado di rispondere con strumenti nuovi alla grave crisi che sta colpendo l’economia reale”. Lo sottolinea Raffaele Bonizzato, presidente del Gruppo Piccola Industria di Confindustria Verona, mentre il provvedimento che contiene le decisioni più urgenti per il sostegno alle famiglie, alle imprese e all’occupazione sta affrontando l’esame del Parlamento. [//]
Alcune misure sono particolarmente significative per le piccole aziende. Tra esse spicca la norma che proroga il regime di agevolazione fiscale per i lavoratori dipendenti del settore privato, limitatamente alle remunerazioni corrisposte in rapporto a incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa e altri elementi di competitività e redditività legati all’andamento dell’impresa. Si tratta, in sostanza, della quota di retribuzione legata alla produttività aziendale: le somme corrisposte a titolo di incentivo, nei limiti di 6.000 euro, saranno tassate al 10% purché il reddito non superi i 35 mila euro l’anno.
“Questo provvedimento consente alle aziende una maggiore flessibilità nell’impiego del personale e nell’adozione di strumenti retributivi di incentivo – precisa Bonizzato –. Inoltre le piccole industrie giudicano positivamente la detassazione degli straordinari e dei premi di risultato, anche perché consente di riconoscere in modo esplicito e tangibile l’impegno di quanti tra i dipendenti collaborano con l’azienda per l’innovazione tecnologica e di processo e per sviluppare la competitività”.
Un’altra delle misure proposte dal decreto legge riguarda poi la possibilità di liquidare l’Iva al momento dell’incasso e non già alla consegna dei beni. Anche questo provvedimento, secondo Bonizzato, “va nella direzione auspicata di una maggiore attenzione nei confronti delle imprese minori”, anche se l’adozione è tuttora subordinata al via libera dell’Unione Europea ed è limitata alle aziende più piccole. Perciò gli imprenditori considerano opportuno che nell’ambito della dialettica parlamentare o nel futuro questa norma possa venire estesa ad aziende di altre classi dimensionali, qualora queste ne traessero un effettivo vantaggio.