Giovedì 30 aprile un convegno su costruzioni e promozione delle nuove tecnologie. Crescenti opportunità grazie all’utilizzo di bioedilizia e impianti a energie rinnovabili. Dopo numerosi annunci e riflessioni sta prendendo forma anche sul territorio veneto il “Piano casa” promosso dal Governo, che lascia però le competenze alle Regioni. E proprio il Veneto è oggi tra le prime regioni italiane ad aver deciso di accogliere la proposta governativa ed emanare quindi una legge sul Piano. [//]

La disposizione è stata esaminata nei giorni scorsi dalla commissione urbanistica regionale e passerà al Consiglio, che la approverà nei primi giorni di maggio. Il disegno di legge riguarda interventi a sostegno del settore edilizio e per la promozione delle tecniche di bioedilizia utilizzando le fonti di energia rinnovabile, tenendo conto delle leggi nazionali di tutela su distanze, vincoli e fasce di rispetto delle aree di pregio ambientale e paesaggistico.

In particolare è previsto un ampliamento del 20% della cubatura e della superficie degli edifici esistenti, residenziali e non, che passa al 30% in caso di demolizione e ricostruzione di edifici fatiscenti o degradati costruiti prima del 1989, e al 40% per gli interventi con tecniche di bioedilizia e impianti a energia rinnovabile. Per esaminare nei dettagli il provvedimento nelle sue componenti tecniche e nei risvolti urbanistici, Confindustria Verona, d’intesa con il Comune e il Collegio costruttori edili, organizza un incontro dal titolo “La nuova legge regionale veneta sul Piano casa”, in programma giovedì 30 aprile alle 17 nella sala convegni di Piazza Cittadella 12. Il convegno, che sarà introdotto dall’assessore regionale all’Urbanistica Renzo Marangon e da Andrea Marani, Presidente Ance Verona – Collegio Costruttori Edili, si rivolge a enti pubblici, imprenditori, investitori, costruttori, società di ingegneria e professionisti.

Il tema verrà quindi approfondito grazie agli interventi di Vito Giacino, assessore all’Urbanistica del Comune di Verona, e di Tiziano Zigiotto, presidente della II Commissione Urbanistica Regionale, che analizzeranno gli aspetti normativi più importanti del provvedimento veneto e le ricadute sul territorio. Il vicepresidente di Confindustria Verona Giuseppe Parolini e la parlamentare europea Lia Sartori svolgeranno quindi le considerazioni finali, che precederanno un dibattito con il pubblico (moderato da Marcello Fantini dell’Ufficio Territorio di Piazza Cittadella) che consentirà di chiarire i primi dubbi interpretativi sul Piano casa del Veneto.